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Il parere / Rivergaro

Fantigrossi: «Oltre agli espropri Anas deve chiarire anche l’entità dei cantieri»

Statale 45, l’avvocato che fornisce l’assistenza al comitato: «Chiediamo una proroga dei tempi e vanno chiariti diversi punti interrogativi. Per noi il progetto si può migliorare, a partire da rotonde e accessi»

«Del progetto si conosce poco, è un oggetto misterioso che si trascina alcuni punti interrogativi che vanno chiariti». L’avvocato Umberto Fantigrossi sta affiancando il comitato “Residenti e Utenti” della Statale 45 per fornire la sua assistenza: il progetto di ammodernamento della Statale 45 di Anas è contestato da molti cittadini e proprietari di case e terreni del tratto di dieci chilometri tra Cernusca (Travo) e Rivergaro. Proprio nei due comuni Anas, a inizio maggio, verrà a confrontarsi con la popolazione: ogni abitante interessato dagli espopri decisi avrà a disposizione 20 minuti con un tecnico della società del gruppo Fs per chiarire dubbi e perplessità. Il comitato prosegue intanto la sua battaglia per fare chiarezza sull'intero progetto. 

  • Avvocato Fantigrossi, fa riferimento ad alcuni interrogativi sul progetto, quali?

Ad esempio i cantieri. Secondo noi saranno molto invasivi, si trascineranno per 5-6 anni. Per 5-6 anni quel tratto di dieci chilometri sarà così infernale.

  • Cosa non ha funzionato?

«La fase della comunicazione e della partecipazione è stata molto carente, le informazioni sono state fornite ai cittadini a “pezzi e bocconi”. Gli incontri con le istituzioni e con Anas potevano essere fatti all’inizio del percorso, non alla fine. Quando non si svolge questa fase, le persone non possono che affidarsi a ricorsi e contenziosi. La metodologia deve comprendere tempi e metodi giusti. Così ci potrebbe essere più collaborazione anche da parte dei cittadini».

  • Le parole di Anas vi rassicurano? Sostiene che gli espropri saranno minori di quelli indicati, senza abbattimenti di case…

Dal punto di vista formale bisognerebbe che a queste dichiarazioni seguissero anche alcune comunicazioni ufficiali. Diamo pur credito ad Anas, ma intanto s’impegnino a concedere già adesso una proroga di sessanta giorni per le osservazioni al progetto. Altrimenti si costringono le persone a fare le cose in fretta.  

  • Come vi state organizzando e cosa chiedete ad Anas ora?

Il comitato chiede innanzitutto la proroga dei tempi, per vedere se ci fosse lo spazio per migliorare il progetto, renderlo più fattibile o se l’unica possibilità possa essere soltanto quella di difendersi dagli espropri. Andrebbe chiarito il perché Anas ha stilato una lista così ampia di espropri. Cosa è successo? Perché ora sostengono che saranno più limitati? Noi possiamo pensare che siano vasti proprio per la questione “cantieri”. La tempistica è importante, un terzo del tempo a disposizione se ne è già andato. Visto che Anas ha annunciato anche incontri sul posto, serve più tempo.  

  • Lei ha parlato di uno squilibrio nell’analisi tra costi e benefici dell’opera.

Il tema è quello. Con 6-7 rotonde non miglioreremmo i tempi di percorrenza della Statale. Anzi, potrebbero essere equivalenti o addirittura superiori. Sul discorso “sicurezza”, c’è la possibilità di fare qualcos’altro rispetto alle rotatorie? Qualche tecnico del nostro comitato sostiene che si può migliorare la sicurezza della Statale 45 senza realizzare tutte quelle rotonde e senza eliminare tutti gli accessi indicati da Anas. La documentazione dà per scontate certe situazioni, ma ci potrebbero essere delle alternative che contemplino meglio tutti i vari interessi in gioco. Ad esempio la rotonda che servirebbe maggiormente è quella della Bellaria e Anas non intende farla. L’ammodernamento della Statale parte da lì ma non comprende quell’incrocio. Questa sicuramente migliorerebbe il livello di sicurezza della strada.

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