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Stazione di Fiorenzuola, Tagliaferri: «Promesse non mantenute. Che intenzioni ha la Regione?»

Giancarlo Tagliaferri-8Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Giancarlo Tagliaferri, interroga la Giunta chiedendo "se intenda raddoppiare i treni Rock, in fascia pendolari, onde sopperire alla cronica mancanza di posti; se sia confermata la disponibilità della Regione a sostenere i costi della riapertura della biglietteria e con quali tempistiche. E, in caso affermativo, secondo quale cronoprogramma sia prevista la realizzazione degli ascensori per l’accesso ai binari. Infine se la Giunta intenda intervenire su Trenitalia spa per bloccare la strategia in atto di frammentazione della tratta, garantendo la continuità di collegamenti diretti fra Fiorenzuola d’Arda e Milano".

"Il 2019 rischia di passare agli annali come uno dei più neri per la stazione ferroviaria di Fiorenzuola ed i pendolari della Val d’Arda - scrive Tagliaferri -. Non soltanto resta, ad oggi, confermata la chiusura della biglietteria, nonostante le promesse fatte a più riprese dalla Regione, ma il 28 luglio è stato interrotto anche il servizio di assistenza a chi doveva fare il biglietto alle macchinette. E il bagno pubblico è stato anche messo a pagamento. Fra le promesse espresse e mai mantenute l’ascensore, uniche parziali consolazioni la messa in servizio dei nuovi treni Rock ed il rifacimento delle banchine rialzate della stazione, anche se la distanza in salita e discesa dalla banchina risulta sovente ampia e di conseguenza pericolosa per l’utente. Continuano i costanti ritardi, i problemi di pulizia delle vetture, l’incapacità di gestire rapidamente i guasti da parte di Trenitalia. Inoltre, come previsto, i Rock sono sempre affollatissimi, con una scarsa disponibilità di spazi per borse e valigie, e il risultato è quello di avere utenti in piedi, anche sulle scale, sottoposti a costante rischio di infortunio in caso di brusche – quanto frequenti – frenate. Questi treni a soli pochi mesi dall’entrata in servizio presentano già diversi problemi: al frequente rollio si sommano le prime porte rotte, la climatizzazione sregolata ed il fatto che il 4G non sovente trovi copertura". Sit-in davanti alla stazione di Fiorenzuola - Trespidi_ilPiacenza-2

"Per quanto concerne gli orari - prosegue il consigliere - si assiste ad un annullamento delle coincidenze serali ed a una complessiva riduzione delle corse dirette da e per Milano, quando il collegamento con la vicina Lombardia, soprattutto per i pendolari, costituisce il maggior problema di una provincia che per questioni di studio e lavoro non gravita certamente su Bologna ma proprio su Milano. Infine, la presenza dei "Freccia bianca" e dei "Freccia argento" sulla linea storica, che hanno la precedenza sul traffico regionale, porta notevoli disagi, a breve non più compensati dalla possibilità di usufruire anche di quella tipologia di treno a seguito della scadenza della convenzione con la Regione".

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