«Stop all’invio di armi dagli aeroporti italiani»: 88 piacentini scrivono al prefetto
Riceviamo e pubblichiamo la lettera appello, sottoscritta da 88 piacentini, inviata al prefetto di Piacenza Daniela Lupo il 17 marzo
Riceviamo e pubblichiamo la lettera appello, sottoscritta da 88 piacentini, inviata al prefetto di Piacenza Daniela Lupo il 17 marzo.
Gentile Prefetto,
ci rivolgiamo a Lei come rappresentante locale del Governo per denunciare la nostra profonda indignazione come cittadine e cittadini di Piacenza per il gravissimo fatto relativo all'invio dal territorio italiano verso la Polonia orientale di carichi di armi non soltanto dagli aeroporti militari ma anche da quelli civili come nel caso dell'Aeroporto Galileo Galilei di Pisa e forse anche da quello di Pomezia.
Come purtroppo ci insegna la storia e l'attualità, le operazioni di guerra- e la guerra di fatto e per definizione non ha regole - sono calate sulle vite delle persone coperte dal segreto militare senza che queste conoscano nulla di ciò che rischiano e di ciò che possono provocare ad altre vittime.
Se i lavoratori aeroportuali di Pisa non si fossero rifiutati di caricare armi di morte, mascherate da aiuti umanitari, noi società civile non ne avremmo saputo niente. Una catena di rischio, insicurezza e morte che fa delle vite umane dei bersagli di guerra qui e anche tra altri lavoratori, impiegati nelle basi interessate agli attacchi e nella povera gente che in Ucraina aspetta aiuti e alimenti e magari si vede bombardare, come è successo, i mezzi tanto attesi con alimenti, medicinali, coperte, ecc. inviati con tanta cura e speranza anche dai cittadini di Piacenza, perchè sospettati essere convogli carichi di armi.
Chiediamo al Governo italiano di imporre lo stop ai carichi di morte addirittura dagli scali civili e di impegnarsi per un immediato cessate il fuoco e il rilancio di dialoghi di pace con tutti i mezzi. Per una tavola di pace le armi devono tacere e qualcuno deve prendere l'iniziativa.
Non è quella delle armi la sicurezza che i nostri governanti ci devono assicurare. C'è la reciproca solidarietà tra i popoli che soffrono. C'è una Costituzione Italiana che nell'art.11 ripudia la guerra. C'è la legge 185 del 1990 che vieta la vendita di armi a Paesi in guerra. C'è un Trattato Internazionale per la proibizione delle armi nucleari (TPNW) adottato dalle Nazioni Unite nel 2017 che aspetta la firma dell'Italia come vorrebbe l'87% degli Italiani. C'è un mondo, provato da Covid, effetti dei cambiamenti climatici e guerre, che non si merita un folle, irresponsabile e sanguinario riarmo come quello che ci viene imposto e che rifiutiamo.
Porti la nostra voce.
Grazie.
Firme
Patrizia Anselmi
Francesca Molinari
Paolo Pantrini
Adriana Sottili
Milena Gatti
Marco Natali
Adriana Gatti
Paolo Lega
Gabriella Barbieri
Fausto Poggioli
Eleonora Mutti
Giusi Dossena
Paolo Magarò
Rita Parenti
Cecilia Fava
Paolo Maurizio Bottigelli
Silvana Allesti
Chiara Casella
Ermanno Bongiorni
Wilma Cavagni
Maria Teresa Cantarelli
Maura Cesena
Leo Bolliger
Daniele Novara
Anna Boeri
Lino Anelli
Elisabetta Callegari
Valeria Damigella
Elisabetta Pallavicini
Patrizio Rizzi
Annamaria Pieri
Giuseppe Castelnuovo
Davide Ridenti
Annamaria Penini
Ernestina Migli
Lia Zavatti
Roberto Lovattini
Giusi Faulisi
Manuela Bruschini
Matilde Novara
Marco Dadà
Roberto Dadà
Rosita Folli
Laura Chiappa
Gian Marco Rancati
Vittorio Vezzulli
Lorenzo Vezzulli
Niang Amadou Cire
Alessandra Vezzulli
Anna Maria Solari
Diego Morsia
Angelo Castagnetti
Loretta Bonvini
Cristina Vezzulli
Maurizio Pizzamiglio
Mario Fava
Lino Valla
Maria Parenti
Anja Werner
Giuseppe Carmeli
Fatima El Mhamdi
Carmeli Alessandra
Andrea Bassani
Vitaliana Gicardi
Luigi Rabuffi
Paolo Bersani
Giuseppina Benzi
Giorgio Finetti
Milvia Urbinati
Tiziana Vigevano
Fabrizio Binelli
Maristella Borlenghi
Matteo Provini
Maria Dallavalle
Cosetta D'Isola
Maria Canziani
Giordana Ferrari
Lidia Pastorini
Giovanna Migliorini
Adriano Migliorini
Giuseppe Isaia
Ivano Ferrari
Cristina Paratici
Gabriele Castagnetti
Sara Filios
Daria Calza
Luciana Bisogni
Paolo Mason