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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Strada dei vini e dei sapori del "Ducato": un progetto Gal del Ducato per il loro rilancio

Le tre Associazioni che le hanno animate hanno sviluppato negli anni numerose interessanti progettualità ed oggi richiedono una rinnovata riflessione sui processi di ammodernamento necessari per adeguarsi al mercato

Enogastronomia e cultura sono tra le principali motivazioni che portano i turisti in Emilia, ed è innegabile che il connubio tra questi due elementi offra al turista l’opportunità di un viaggio autentico alla scoperta delle tradizioni dei nostri territori in cui la visita di rocche e castelli, musei e teatri non può prescindere dall’esperienza enogastronomica.

I tre itinerari enogastronomici dell’Appennino di Parma e Piacenza (La Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma, La Strada del Fungo Porcino di Borgotaro, La Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini), nati nel 2000, hanno proprio lo scopo di promuovere il turismo enogastronomico valorizzando le aree rurali e le produzioni tipiche e di qualità delle nostre terre nel loro contesto culturale, ambientale, storico e sociale. 

Le tre Associazioni che le hanno animate hanno sviluppato negli anni numerose interessanti progettualità ed oggi richiedono una rinnovata riflessione sui processi di ammodernamento necessari per adeguarsi al mercato.

Rilanciare la funzione aggregatrice degli operatori privati e delle amministrazioni pubbliche attraversate dagli itinerari, rinnovare il sistema di comunicazione e promozione degli itinerari enogastronomici dell’Appennino, significa infatti ripensare la loro posizione nel mercato del turismo enogastronomico e lavorare per renderli prodotti turistici ancor più riconoscibili e apprezzabili per la qualità della proposta. 

Il sostegno del Gal del Ducato, realizzato con l’impiego delle risorse finanziarie europee del PSR della Regione Emilia-Romagna, è indirizzato ad accompagnare questa riflessione e a rilanciare l’azione promozionale delle Strade enogastronomiche del nostro Appennino che da circa un anno sono entrate nella Cabina di Regia della “Destinazione Turistica EMILIA” potendo così svolgere a pieno titolo la funzione di interlocuzione fra le tante piccole realtà private che promuovono il territorio e l’ente delegato dalla Regione a svolgere la promozione turistica.

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