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Strade dissestate a Cadeo, dopo la protesta i residenti scrivono alla Prefettura: 149 firme

A Saliceto strade Comunali come crateri, gli agricoltori: «Inaccettabile lavorare così. L'Amministrazione si rende conto del problema?»

Dopo la protesta per “denunciare” le condizioni in cui versano le strade a Saliceto di Cadeo, i consiglieri di minoranza del gruppo RinnoviAmo Cadeo hanno avviato la raccolta firme e stamattina hanno consegnato in Prefettura le circa 150 sottoscrizioni dei cittadini che risiedono nella zona di strada Sant’Anna, Via Riglio e Via Ricetto. «Abbiamo raccolto 149 firme in poco più di una settimana – spiegano Filippo Bruschi e Annalisa Maggi -: circa il 90 per cento delle stesse sono state fatte da chi risiede nella frazione, le restanti sono di persone che percorrono assiduamente le queste strade». Le sottoscrizioni sono state inviate anche al sindaco Marica Toma e all’onorevole Elena Murelli che lo scorso 3 febbraio aveva preso parte alla protesta dei residenti, verificando di persona «il cattivo stato di manutenzione delle strade di competenza del Comune».

«Sono state troppe le testimonianze di automobilisti che ci hanno riferito di avere subito danni alle proprie autovetture mentre transitavano sulle strade in questione – proseguono i consiglieri -, troppe le segnalazioni da parte delle poche attività commerciali presenti sul territorio che ci hanno sottolineato come, a causa del dissesto stradale, hanno perso clienti. E’ questo ciò che ci spinge, e ci ha spinto, ad agire».

«Con questa raccolta firme – spiega Maggi -, vogliamo portare la problematica del dissesto stradale delle arterie indicate fino ai più alti organi del Governo. Con strade così sconquassate, le attività agricole e non faticano a lavorare. È inaccettabile che un’Amministrazione non sia in grado di reperire gli opportuni fondi o di stanziare le somme di denaro necessarie per la manutenzione stradale da sé. Ci chiediamo se gli amministratori girino per il territorio, o se per paura di rompere la propria vettura preferiscano evitare alcune zone del paese. Bisogna passare dalle promesse, ai fatti». Bruschi di professione è agricoltore e «i mezzi pesanti diretti alle aziende agricole locali con le strade in queste condizioni, a causa della mancata manutenzione, sono a rischio quotidiano. Infatti, per poter percorrere le arterie spesso i lavoratori sono costretti a transitare sulla banchina, che è a rischio cedimento. Lavorare in queste condizioni è assurdo e inaccettabile. Le priorità dei cittadini vanno ascoltate: è necessario dialogare con i residenti e non, bisogna capire le loro problematiche ed essere trasparenti e chiari».

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