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Giovedì, 25 Aprile 2024
Pandemia

Tamponi agli operatori sanitari asintomatici, Donini: «Decideremo dopo confronto»

L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaelle Donini, precisa che qualsiasi decisione sulle modifiche dello screening anti Covid  mediante tampone agli operatori sanitari asintomatici è sospesa. Il commento di Cgil

Qualsiasi decisione sulle modifiche  dello screening anti Covid  mediante tampone agli operatori sanitari asintomatici è sospesa. Lo precisa oggi l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaelle Donini. “La pandemia continua a rappresentare un’emergenza. E la sicurezza di medici e operatori socio-sanitari viene al primo posto, a loro tutela, ma anche a tutela dei malati e delle persone con cui vengono quotidianamente a contatto – sottolinea l’assessore regionale -. Per questo, ogni decisione sulle modifiche dello screening mediante tamponi in assenza di sintomi è sospesa. Considero fondamentale avviare prima un confronto con gli operatori stessi per una valutazione più approfondita  e nel merito della problematica”. Già venerdì 21 gennaio l’assessore regionale aveva spiegato di ritenere indispensabile un confronto dal punto di vista strategico e con gli operatori stessi, oltre alla necessità di mantenere adeguate misure di prevenzione.

Sul tema interviene Fp Cgil Emilia-Romagna: «Apprezziamo l'apertura dell'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini e la volontà di sospendere gli effetti della direttiva, inviata dalla direttrice generale dello stesso Assessorato alle aziende sanitarie. Al tempo stesso però riaffermiamo che le relazioni all'interno dell'assessorato sono da migliorare. Escono direttive, a volte francamente incomprensibili, che poi necessitano di essere sospese o riviste. Non è quindi la prima volta che succede. In più, sugli atti di carattere organizzativo, la discussione con il sindacato non sembra mai essere compresa come uno strumento di miglioramento della qualità dei servizi». «Il confronto sindacale è una cosa seria - conclude il comunicato -, non basta praticarlo per prassi, bisogna crederci perché abbia una sua funzione sociale. Inoltre, ribadiamo ancora una volta che sulla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori non siamo disponibili ad arretrare nemmeno di un millimetro. Anzi, tanto ancora c’è da fare oltre a quanto è già stato fatto».

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