rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Sicurezza stradale

Troppi incidenti, cinque sindaci di nuovo dal prefetto: «Servono più autovelox»

Katia Tarasconi, Alessandro Piva, Andrea Arfani, Manola Gruppi e Gianluca Argellati in via San Giovanni: «Significa costringere chi è al volante a rallentare, consolidando gesti e abitudini improntate alla cautela ogni giorno»

«La sicurezza stradale è un diritto, un dovere e una responsabilità che riguarda ciascuno di noi, nei confronti della collettività. Per questo è fondamentale contare su ogni strumento che possa contribuire a ridurre i rischi non in modo estemporaneo, ma stabilmente e sul lungo periodo, consolidando una cultura dell'attenzione, della prudenza e della prevenzione che ci stiamo impegnando a portare avanti in tutti i modi possibili». I sindaci di Piacenza, Podenzano, Carpaneto, Pontenure e Vigolzone lo hanno ribadito ieri, a Palazzo Scotti da Vigoleno, nel corso di un incontro con il prefetto Daniela Lupo, incentrato sulla frequenza degli incidenti lungo determinate strade di città e provincia e sulla necessità di adottare misure concrete a riguardo.

Spiegano Katia Tarasconi, Alessandro Piva, Andrea Arfani, Manola Gruppi e Gianluca Argellati: «Abbiamo reiterato la richiesta di installare alcuni rilevatori di velocità a postazione fissa – per i quali è necessaria l'autorizzazione con decreto prefettizio – nei tratti che sono più spesso teatro di sinistri provocati dall'eccesso di velocità. Ne sono prova i dati territoriali che avevamo già condiviso, nei mesi scorsi, con la Prefettura e la Polizia Stradale, ripresentandoli anche in questa occasione; lo conferma l'Istat, le cui statistiche rilevano che il mancato rispetto dei limiti è tra i fattori che, insieme a distrazione e inosservanza delle regole di precedenza, è tra le principali cause di incidentalità».

«Non solo: sono i cittadini stessi a domandarci, costantemente – rimarcano i sindaci – di collocare i rilevatori fissi nei punti più a rischio, come deterrente efficace contro comportamenti imprudenti e pericolosi di cui hanno giustamente paura: come possiamo tollerare che si tocchino punte di oltre 140 km orari su arterie come strada Farnesiana o via Emilia Pavese? Ben venga ogni provvedimento utile a tutelare la sicurezza, dal miglioramento della segnaletica agli incontri di sensibilizzazione nelle scuole, sino all'incremento dei posti di controllo periodici lungo le strade, ma non possiamo prescindere da misure definitive: installare un rilevatore fisso su una via a scorrimento veloce significa costringere chi è al volante a rallentare, consolidando gesti e abitudini improntate alla cautela ogni giorno, non solo nel momento in cui è operativa una pattuglia».

«Sebbene non le sia stata nascosta, da parte nostra, un po' di amarezza per il protrarsi dei tempi, a fronte di una richiesta che abbiamo rinnovato in più occasioni – concludono i sindaci – ringraziamo il prefetto Daniela Lupo per la disponibilità all'ascolto, confidando nella sua sensibilità su un tema prioritario come questo. Ieri, nell'anniversario dell'incidente che ha spezzato il cammino di Andrea Cavanna a Podenzano, mentre il nostro territorio piangeva un'altra giovane vittima, Davide Cecere, a seguito dello schianto sulla statale 10, crediamo sia parsa chiara, agli occhi di tutti, l'urgenza di agire con ogni modalità che abbiamo a disposizione per proteggere la vita di chi viaggia sulle nostre strade». Alla riunione hanno partecipato, in collegamento, anche il sindaco di Cortemaggiore Luigi Merli e il sindaco di Monticelli Gimmi Distante.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Troppi incidenti, cinque sindaci di nuovo dal prefetto: «Servono più autovelox»

IlPiacenza è in caricamento