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Turismo, Destinazione Emilia: «Se la salute è un diritto costituzionale, nondimeno lo è il lavoro»

Incontro in Regione tra i rappresentanti della filiera del turismo emiliano

Si è tenuto in Regione un incontro convocato dall’assessore Corsini per fare il punto sulle disastrose conseguenze che il Coronavirus sta generando sulle imprese turistiche e su tutta la filiera del turismo, ossia attività di pubblico esercizio come bar e ristoranti, ma anche attività commerciali, tour operator che fanno incoming, imprese culturali e attività di trasporto.

«Le misure draconiane – commenta Natalia Maramotti, presidente di Destinazione Turistica Emilia - assunte anche nella nostra regione capisco possano essere state determinate dalla necessità di aggredire il problema, tuttavia ho ritenuto opportuno chiedere alla Regione Emilia Romagna che si faccia portatrice nei tavoli nazionali di quella splendida luce che deve governare le scelte, che si chiama razionalità. Se la salute è un diritto costituzionale, nondimeno lo è il lavoro e, in un periodo lungo di stagnazione del nostro Paese, e di non prospettata prossima soluzione, bisogna considerarlo equivalente». «Bene vanno le misure, chieste a gran voce da Rete Imprese Italia, quali la sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui, dei contributi, delle imposte locali, la costituzione di un fondo di solidarietà, l’ampliamento degli ammortizzatori sociali anche ad aziende piccole, e anche quelle aggiuntive prospettate dalla Regione, una fra tutte un investimento sulla promozione, ma è fondamentale che si valuti con lucidità la pericolosità del virus e la non abnormità delle misure da prendere per evitare che un fenomeno da attenzionare si trasformi in una forte ulteriore regressione economica che, ancora una volta, pagheranno i soggetti più vulnerabili».

«Ritengo dunque che la richiesta fatta dal presidente della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore, ossia quella di riaprire musei e luoghi di interesse storico e artistico sia da sostenere anche nei tavoli nazionali. A questo aggiungo la riapertura delle scuole e dei teatri. Destinazione Turistica Emilia ha dato la propria disponibilità a collaborare con le altre Destinazioni e con APT servizi Emilia Romagna per condividere le strategie di promozione capaci di riportare l’attenzione internazionale sui nostri prodotti turistici, dalle città d’arte alle spiagge, passando per le eccellenze enogastronomiche e quelle paesaggistiche, ma ciò può avvenire solo se cessa l’allarmismo ingigantito dalla stampa, ma reso possibile da provvedimenti eccessivamente radicali. Confidiamo che la Regione che ha saputo essere così tempestiva nel relazionarsi con le imprese del settore turistico, possa portare in tutti i tavoli nazionali la ragionevolezza e la proporzionalità».

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