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Turismo, il sottosegretario Baruffi: «Si evitino appelli alla disobbedienza civile»

«Da domani confronto col Governo e le altre Regioni sui parametri epidemiologici e insieme decideremo per il meglio. Ma in un tempo ancora segnato dall'epidemia, un sindaco deve avere almeno lo stesso senso di responsabilità che stanno dimostrando i cittadini»

«Tutti noi, a partire proprio dell'Emilia-Romagna e dalla riviera romagnola, auspichiamo che le persone possano tornare a spostarsi liberamente, ancorché in sicurezza. Sarebbe il segno che l'epidemia continua a perdere terreno e questa regione è pronta ad accogliere a braccia aperte tutti i turisti da ogni regione, avendo fatto della propria ospitalità una bandiera. Da sempre». Così il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi. «In Emilia-Romagna abbiamo fatto enormi sacrifici per contenere il contagio, a Rimini in particolare. E se oggi i nostri numeri sono incoraggianti, anche in questa provincia prima in difficoltà, lo dobbiamo alle scelte fatte insieme ai sindaci e al comportamento responsabile dei nostri cittadini. I nostri operatori economici, poi, hanno condiviso con noi protocolli molto importanti per poter accogliere in sicurezza tutti i turisti. E siamo anche attenti, perché non vogliamo ripiombare indietro, vanificando tutto quanto». «Da domani ci confronteremo col Governo e con le altre Regioni sui nuovi dati, rispetto ai parametri epidemiologici che insieme ci siamo dati - senza distinzione di colore politico - e insieme decideremo per il meglio. Evitiamo in ogni caso appelli alla ‘disobbedienza civile’- chiude Baruffi-. In un tempo ancora segnato dall'epidemia, un sindaco deve avere almeno lo stesso senso di responsabilità che stanno dimostrando i cittadini».

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