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Giovedì, 25 Aprile 2024
Solidarietà

Tutor e Caritas, un corso di Italiano per dare un futuro a rifugiati e stranieri

Durante le lezioni i dieci partecipanti dalla Nigeria, Egitto, Filippine e Ucraina, hanno condiviso le loro vicende ed esperienze

«Sono state le sirene, assordanti e continue, a convincermi a lasciare la mia città a nord di Kiev a inizio marzo». Inizia così il racconto di Kristina, mamma di 33 anni, una delle partecipanti al corso di italiano per stranieri organizzato dalla scuola di formazione Tutor in collaborazione con la Caritas Diocesana. La giovane ucraina, grazie anche al traduttore di Google, spiega che prima di arrivare a Piacenza, ospite della madre badante, faceva la parrucchiera mentre suo figlio andava a scuola. «Ora è cambiato tutto; sto imparando l'italiano per ricominciare a vivere dopo che la mia vita è stata praticamente interrotta da una guerra senza senso e spaventosa». 

Una storia simile a quella della ventisettenne Anastasiia, conosciuta proprio al corso di Tutor. «Anch'io sono fuggita dalla mia città, dove praticavo la professione di psicologa, e ho raggiunto mia madre a Piacenza, anch'essa badante e molto amica della madre di Kristina - racconta la giovane donna - Ora voglio imparare l'italiano per poi trovare lavoro qui e dare un futuro a mia figlia». Storie di vite difficili, ma ricche di speranza che sono state condivise nel corso delle lezioni, appena terminate, al centro Samaritano di via Giordani. 

«Durante le lezioni i dieci partecipanti dalla Nigeria, Egitto, Filippine e Ucraina, hanno condiviso le loro vicende ed esperienze» spiega la docente di Tutor Maria Eugenia Sgorbati.
Il corso di 32 ore, finanziato da Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Tutor, Caritas, Centro di solidarietà di Piacenza e associazione Mondo Aperto e coordinato da Giovanni Botti di Tutor, verrà replicato in autunno.
«Come centro di formazione professionale pubblico ci siamo resi immediatamente disponibili alla richieste che ci arrivavano per i cittadini ucraini che hanno dovuto lasciare il loro Paese - dichiara il direttore di Tutor Mirco Potami - Dobbiamo ringraziare la Regione che ha messo a disposizione una dotazione di risorse per poter far fronte a tali bisogni e il Comune di Piacenza con il quale ci è stato un raccordo costante sulle necessità che man mano emergevano. Per quanto possibile abbiamo cercato di dare il nostro contributo e continueremo a darlo».

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