Un libro curato da Sforza Fogliani raccoglierà una selezione di scritti di Einaudi

Durante la recente cordialissima visita del presidente della Banca di Piacenza avv. Corrado Sforza Fogliani all’antica chiesetta (ai Negri di Bramaiano) dedicata alla Madonna del Buon Consiglio, che il pittore Bruno Grassi ha salvato dalla rovina, restaurato e dipinto (vedi precedente articolo), l’artista ha donato a Sforza una lettera a firma autografa di Luigi Einaudi, un personaggio di cui il presidente della Banca di Piacenza s’è definito “un devoto e un ammiratore scatenato” e che gli ha subito acceso ricordi e commozione negli occhi e nelle parole. La lettera - che Sforza ha letto e commentato e su cui ha tenuto un’autentica sebbene sintetica lezione di storia – è del 1945 ed è indirizzata ad Alberto Giovannini, “che è stato – ha ricordato Sforza – un grande ministro liberale che io ho avuto la fortuna di conoscere”.

“Erano gli anni – ha raccontato - in cui Einaudi era governatore della Banca d’Italia, un momento cruciale delle nostre vicende nazionali, quando l’Italia era tutta da ricostruire. Nel 1961 andai da lui a Dogliani, poco prima che morisse. Avevo 21 anni, e gli avevo scritto chiedendogli se avessi potuto andare a trovarlo. Mi rispose con un biglietto tutto scritto a mano, felice della mia visita e del fatto che le sue idee avessero ancora un’eco nei cuori giovanili. Lei è giovane, mi disse, però il tempo passa alla svelta, e lei impieghi bene il suo tempo. Concludeva con un elenco di titoli di libri consigliati”. E sempre conversando di questo grande personaggio maestro di vita e di pensiero, Sforza ha quindi confidato ai presenti la prossima uscita di un suo libro che raccoglie una selezione di scritti einaudiani, “da cui si vede bene fra l’altro come egli avesse previsto i tempi futuri”.