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«Un passato di fede e cultura, un futuro di tecnologia», riapre l’ex chiesa del Carmine

La Chiesa di Santa Maria del Carmine, fondata a Piacenza nel 1334 dai Padri Carmelitani, restituita alla città: da oggi è un laboratorio aperto (gestito da Fondazione Brodolini e Mbs)

IL PROGETTO DI RECUPERO

Il progetto di recupero e riqualificazione dell’ex Chiesa del Carmine è stato avviato nell’autunno del 2017 e concluso nella primavera del 2019. Comprende due distinti ambiti di intervento: il recupero e il consolidamento strutturale dell’edificio e il riuso funzionale. Il progetto è infatti finalizzato all’attivazione di uno spazio urbano fruibile dai cittadini e dalle imprese che promuove e ospita attività di formazione,ex Carmine-4 eventi cittadini e spazi attrezzati con tecnologie all’avanguardia, nel segno dell’innovazione e della sostenibilità. Il recupero di questo prezioso patrimonio cittadino rientra inoltre nel quadro del rilancio di un’area di grande importanza strategica per la città. La zona compresa tra Piazza Cittadella e Piazza Casali infatti, per la sua valenza storica, culturale e urbanistica, giocherà un ruolo centrale per lo sviluppo della città del futuro. L’importo complessivo dell’intervento è stato finanziato in parte con contributo regionale DUP – Intesa per la Provincia di Piacenza – Obiettivo 10, in parte con fondi regionali Por Fesr 2014-2020 Asse 6 per le Città attrattive e partecipate.

«Questa è una sfida vinta da tutta la città – ha spiegato il sindaco Patrizia Barbieri -, anche da chi amministrava prima (la Giunta Dosi, ndr) e da noi». Barbieri ha ricordato tutto il lungo iter per accedere ai finanziamenti. «Il futuro di questi spazi è l’innovazione e la tecnologia. Ringrazio la Soprintendenza che ci ha sempre seguito passo a passo in questo percorso di recupero. Oggi abbiamo una meraviglia: il risultato raggiunto è la migliore risposta. La sfida passa ora in mano alla Fondazione Brodolini che riceve in gestione un restauro che ha molto fascino. Questa chiesa fondata dai padri carmelitani, è stata perfino un macello pubblico, un ospedale e poi un magazzino. È una meraviglia che è stata coltivata. Un immobile che ha un passato di bellezza e cultura e un futuro di tecnologia. In bocca al lupo alla Fondazione Brodolini per i prossimi 7 anni». Presente, a rappresentare la Regione che ha finanziato gran parte del restauro, l’assessore alla cultura Massimo Mezzetti. «È motivo di gioia e orgoglio partecipare all’inaugurazione. La cultura batte il tempo e oggi Piacenza ha battuto Parma. Che ha sì vinto la capitale della cultura 2020, però qua si è lavorato molto per arrivare all'apertura della chiesa prima dell’avvio del nuovo anno.  Luoghi come questo sono un laboratorio urbano che recupera la storia del passato e la mettono al servizio della contemporaneità. Credo che questo sia uno straordinario risultato per Piacenza e per la regione intera». Al taglio del nastro ha partecipato anche il vicesindaco Elena Baio, che è poi intervenuta insieme all'assessore Marco Tassi dal palco. 

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