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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Una Piacenza più "smart", i progetti del Comune per innovare i suoi servizi

“Start City”, il Piano Smart City 2020-2022 per il Comune di Piacenza presentato dal sindaco Barbieri e dal vicesindaco Baio

Il Piano Smart City ha l’obiettivo di semplificare e rendere più immediato il rapporto tra cittadini e Amministrazione, facilitando l’uso dei servizi on line e l’accesso agli sportelli, migliorando nel contempo il rapporto tra efficienza e costi a carico dell’ente. Le innovazioni di cui si parla hanno un impatto concreto sulla qualità di vita della comunità: dalla mobilità (ad esempio per ottimizzare i parcheggi) alla sicurezza, con l’implementazione dei sistemi di controllo; dai servizi sociali alle politiche per la tutela dell’ambiente. 

Tutti gli Uffici comunali – con il coordinamento e la regia della Direzione Generale – sono stati coinvolti per mappare le necessità, coinvolgendo anche soggetti esterni per condividere best practices sotto il profilo organizzativo e tecnologico. Si è partiti nel mese di febbraio con una serie di incontri: sei hanno riguardato dirigenti e assessori, dieci le 23 realtà con le quali si è avuto un confronto costruttivo per individuare le soluzioni più utili al Comune.

Quattro gli ambiti di intervento. Il primo, Smart Government, vede già attuati progetti come lo Sportello del Contribuente (che consente di verificare e correggere on line la propria posizione tributaria, nonché di pagare in via telematica Imu e Tasi con F24), T-Certifico per l’erogazione, nelle tabaccherie convenzionate, dei certificati anagrafici più richiesti o la App Piacenza rivolta ai turisti, che attraverso la tecnologia dei beacon valorizza l’illustrazione di monumenti e luoghi di interesse per i turisti. Entro il 2019 saranno digitalizzati anche tutti i procedimenti – dalla richiesta all’autorizzazione – per l’occupazione del suolo pubblico, mezzi pubblicitari e passi carrai.

Un ruolo determinante nel favorire l’approccio della collettività alle innovazioni digitali potrà averlo il Laboratorio Aperto del Carmine, così come la App per le segnalazioni tramite la quale i cittadini potranno portare all’attenzione del Comune le situazioni di degrado urbano. Prosegue, con impegno, l’attività del Comune nel rilascio delle credenziali Spid (che permettono l’accesso con un’unica password ai servizi on line di molteplici enti), così come è in corso il progetto per la dotazione di fibra ottica in 25 scuole di competenza comunale e in altri 45 edifici dell’ente.

Gli altri tre ambiti di intervento sono “Smart Mobility” (sensori per gli spazi di sosta riservati ai disabili, sui posteggi per carico/scarico merci o pagamento parcometri, colonnine per ricarica mezzi elettrici); Smart Security (defibrillatori che segnalano guasti, videosorveglianza); Smart Metering (dal monitoraggio dei consumi idrici/energetici alla domotica negli edifici comunali).

In tema di sicurezza, in particolare, con la Polizia Locale si sono individuate 15 aree verdi – alcune adibite a parco giochi – e altre 14 aree stradali urbane (anche nelle frazioni) in cui collocare sistemi di controllo. Altra questione sensibile, la tutela dei diritti delle persone disabili, per cui i dispositivi a controllo remoto permetteranno di monitorare l’occupazione illecita di posteggi e verificare la validità dei contrassegni esposti. Sul fronte della mobilità, ad esempio, si potrà sapere in tempo reale quali parcheggi a pagamento sono liberi, evitando percorsi inutili e riducendo non solo i tempi per l’utente, ma anche l’inquinamento.

Si sono privilegiati, nella stesura del Piano, progetti con effetti concreti sul funzionamento della macchina amministrativa, che garantissero economicità di gestione e che facilitassero realmente la vita delle persone. L’obiettivo è che questa prima presentazione porti a una condivisione con la cittadinanza, con le associazioni di categoria e i portatori di interesse, anche per raccogliere esigenze e suggerimenti.

«Un lavoro importante – ha dichiarato a proposito il sindaco Patrizia Barbieri - costruito in oltre un anno e senza copiare i progetti di altri. Vogliamo essere vicini alle aspettative dei cittadini e rendere loro la vita più semplice». «Abbiamo lavorato con il team del Comune – ha aggiunto la vicesindaco Elena Baio - di trasformazione digitale. Uno studi riporta che il 50% dei Comuni avvia un progetto digitale, ma il 63% di loro non porta a nulla, perché manca la governance. Qui c’è e auspichiamo anche una collaborazione pubblico-privato. Questo progetto ha una valenza etica e digital, vuole indicare cioè che è giusto. E’ un lavoro complesso e, purtroppo, l’assessorato all’Innovazione è difficile da gestire perché non viene compreso». La smart city dovrà essere comunicata ai cittadini e Baio afferma che «ci rendiamo conto del gap digitale. Abbiamo già contattato 23 enti e associazioni portatori di interesse. Invitiamo comunque le diverse associazioni a contattarci per poi divulgare i nuovi servizi al maggior numero di persone». «Cerchiamo di immaginare – ha spiegato il segretario e direttore generale Roberto Gerardi - come sarà la città dei prossimi anni. L’innovazione va guidata, deve avere una regia. Sottolineo come il lavoro sia stato fatto utilizzando le professionalità del Comune, senza ricorrere a risorse esterne e con costi contenuti». Il dirigente Giuseppe Morsia ha ricordato «lo scopo di migliorare i servizi per i cittadini e per lo stesso Comune». Giovanni Maggi, infine, ha spiegato come si raccoglieranno i dati e come verranno in ambiti cloud a disposizione del Comune, ma anche dei privati che vorranno collaborare.

Piano Smart City

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