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Una torta per i 70 anni della Prodotti Pierino: «Noi mettiamo dolci e paste, la gente il cuore»

Le parole dei fratelli Elena e Paolo Favari, titolari del laboratorio di pasticceria artigianale Prodotti Pierino, fondato l'8 dicembre 1950 da papà Pietro; esempio di speranza e resilienza in un anno pieno di difficoltà

Tra Coronavirus, decreti e lockdown, sulla carta il 2020 ha tutte le caratteristiche per essere un anno da dimenticare. Oltre al lato umano e sociale - fortemente limitato - anche a livello economico e lavorativo sono state numerose le realtà locali ad avere dovuto issare bandiera bianca, o meglio, ad aver dovuto abbassare per sempre la saracinesca.

Tra tante cose negative, però, un ottimo esempio di speranza e resilienza arriva da Prodotti Pierino, laboratorio di pasticceria artigianale fondato l'8 dicembre 1950 da Pietro Favari, e pronto a compiere il suo 70esimo anno di età.

Prodotti Pierino0-1-2«Per festeggiare questo importante anniversario, abbiamo deciso di creare una torta che uscisse dai nostri schemi e dalle tradizioni a cui siamo comunque estremamente legati», spiega Elena Favari, titolare dell'azienda insieme al fratello Paolo. «Si tratta di una composizione molto particolare: abbiamo una pasta frolla sablè con le mandorle, con all'interno un frangipane con una crema giapponese rivisitata, rifinita con oro e riccioli di cioccolato più tantissime altre soprese all'interno». La presentazione della torta, rinominata "Lo scrigno d'oro", avverrà in diretta alle 12,30 sui canali Facebook e Instagram dell'azienda e sarà possibile gustarla prenotandola fino al 24 dicembre.

Un'attività familiare, nata come pasta fresca e pasticceria da credenza, che negli anni ha saputo stare al passo con i tempi senza mai snaturarsi: «Mio fratello Paolo è subentrato a mio padre quando aveva 17 anni, mentre io sono subentrata a mia madre. Ognuno di noi, nel corso del tempo, ha apportato delle novità: continuiamo con le preparazioni tradizionali accanto a tutta quella che è la pasticceria da colazione - formata da bomboloni, ciambelle e tantissime varianti di brioches - e il cake design, con tower cake e torte in movimento, con cui lavoriamo molto nel milanese».

Amore per la tradizione e per la pasticceria tramandato di generazione in generazione e, perchè no, anche a tutte quelle persone appassionate di questa arte: «Una delle novità di cui vado più fiera è senza dubbio la nostra scuola di pasticceria, che abbiamo chiamato "Cake me happy". Mi occupo personalmente dei corsi, divisi in base e avanzato con 12 lezioni ciascuno. E' un'esperienza aperta a tutti, dalle casalinghe a chi desidera fare di questa passione un vero e proprio mestiere» continua Favari. «Si tratta di un corso altamente formativo che negli anni ha portato diversi partecipanti ad aprire la loro attività, cosa che mi resa molto orgogliosa».

Prodotti Pierino-2E per la pasta fresca, la regina delle preparazioni piacentine: «I nostri anolini, chiamati "I Pierini", sono molto conosciuti e apprezzati anche per l'altissima qualità dei prodotti: il nostro brasato di manzo cuoce per 12 ore nei pentoloni di rame, insieme ad un Parmigiano Reggiano che ha più di 3 anni, ideale anche per chi è allergico al lattosio, in quanto dopo i due anni e mezzo non vi è più il lattosio all'interno del prodotto» spiega Elena. «Successivamante vengono avvolti in una pasta composta da 9 uova per chilo di farina, che fa rendere molto bene il prodotto in cottura».

Quest'anno, inoltre, il ricavato dell'intera produzione viene devoluto all'associazione no profit "Piacenza in blue", che si occupa di bambini affetti da autismo. E' possibile prenotare il prodotto fino al 15 dicembre: «Siamo contenti che l'iniziativa abbia preso piede e che tante persone si spendano per dare il loro piccolo contributo a questa nobile causa, con le mamme dell'associazione che si sono organizzate per effettuare le consegne a domicilio in città e provincia. Noi ci mettiamo gli anolini, la gente ci mette il cuore». 

Un anno complicato ma con un traguardo importante, ennesimo punto di partenza e mai di arrivo, che fa guardare al futuro con ottimismo: «Tra lockdown e pandemia ci siamo arrabattati con il lavoro, mantenendo però sempre gli stessi prezzi: le persone hanno apprezzato molto la cosa, e abbiamo guadagnato anche nuovi clienti. Naturalmente, a livello economico - con molto più lavoro al dettaglio rispetto all'ingrosso e con le consegne a domicilio - il ricavo è stato nettamente inferiore, ma siamo sopravvissuti e l'abbiamo fatto con onore».

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