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«Va bene il dissenso espresso nelle piazze, ma nessun alibi per gli atti di teppismo»

Chiaravalloti (Siap Emilia-Romagna): questo momento storico porterà tensioni che si scaricheranno sulle piazze italiane

«Il Sindacato italiano Appartenuti polizia dell'Emilia Romagna ha sempre sostenuto l'esercizio dei diritti costituzionali di riunione e di manifestazione del pensiero anche quando le opinioni sono distanti anni luce dagli interessi dei lavoratori di polizia rappresentati. Sappiamo quanto questa dialettica costituisca il sale della democrazia. Proprio per questo non possiamo esimerci dell'affermare pubblicamente di guardare con sincera preoccupazione a quella parte della manifestazione di ieri a Roma che ha assaltato la sede della Cgil, e che ha ritenuto di fare di altri lavoratori, compresi quelli di Polizia, bersaglio di violenze non accettabili».
Così, attraverso una nota, il Siap dell'Emilia-Romagna interviene sui gravi disordini avvenuto sabato 9 ottobre a Roma e a Milano durante le manifestazioni contro il Green-
 

«Esprimiamo solidarietà ai colleghi - dice il segretario regionale Sandro Chiaravalloti - che con la consueta professionalità, prudenza, senso della misura e del dovere hanno fatto in modo di evitare danni peggiori, concorrendo a mantenere l'ordine e la sicurezza pubblica al cospetto di gruppi di estremisti più interessati ad innescare guerriglia e paura che a manifestare contro le misure governative in materia di green pass». 

«Spiace constatare che molti di quelli che ieri si sono resi responsabili di tali gravi violenze sono proprio quelli che - a questo punto solo a parole - sono soliti esprimere solidarietà ai colleghi quando questi ultimi sono fatti oggetto di violenza dalle frange di estremisti di diverso o opposto colore». 

«Purtroppo il momento storico che stiamo vivendo - a causa e ben oltre gli esiti della pandemia e delle misure, buone e meno buone, addottate per contrastarla - richiederà l'assunzione di scelte non semplici, anche connesse ad obblighi sovranazionali assunti, in cui interessi contrapposti potranno essere causa di dissenso. Sappiamo di poter contare su poliziotti formati e abituati a gestire con equilibrio le tensioni che si scaricheranno anche sulle piazze italiane. Occorre che la politica e le istituzioni italiane tutte riconoscano queste qualità della polizia italiana e che facciano in modo che vi siano occasioni di vero dibattito pubblico: e occorre che all'eventuale dissenso non sia garantito nessun alibi per inaccettabili atti di teppismo».

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