Valtrebbia, 19 i residenti in più ma ancora zero nascite a Cerignale e Zerba
A Cerignale la cicogna non arriva da cinque anni, a Zerba dal 2005. Sono 41mila gli abitanti della vallata
Segna 19 abitanti in più la dinamica 2022 della popolazione della Valtrebbia, che conta su un numero totale di 41.814 abitanti. L’incremento percentuale è solo dello 0,05%, ma conferma l’andamento positivo dello scorso anno che aveva segnato + 54 abitanti (+0,1%).
La crescita deriva dalla dinamica demografica tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 con il saldo migratorio (differenza tra il numero delle nuove residenze anagrafiche e quelle cancellate) che a quota 313 ha compensato il meno 294 del saldo naturale (differenza tra il numero dei nati vivi e quello dei morti), con un esubero di 19 individui.
A Cerignale la cicogna ha scioperato per il quinto anno consecutivo e di Zerba deve aver perso l’indirizzo: l’ultimo nato registrato all’anagrafe comunale risale al 2005.
Nella valle la maggioranza di genere è al femminile con il 50,5%; gli uomini prevalgono però a Calendasco, Cerignale, Coli, Gazzola, Ottone e Zerba.
L’età media della popolazione riferita al gennaio 2021, approssimata all’unità, segna 64 anni a Zerba, 63 a Cerignale, 59 a Ottone; i paesi a popolazione più giovane sono Rottofreno con 43, Gragnano e Gossolengo con 44.
INDICATORI DEMOGRAFICI
Denatalità elevata anche nel 2022: i nati sono il 46% dei decessi. Il tasso medio di natalità dell’area Valtrebbia è di sei culle per ogni mille abitanti; i valori più sfavorevoli - oltre ai citati Cerignale e Zerba senza nati nell’anno - sono a Ottone 2,3, Bobbio 3,5 e Cortebrugnatella 3,8.
I parametri più prolifici evidenziano valori tra 7,8 e 7,1 a Travo, Rottofreno, Coli e Gazzola.
Il tasso medio di mortalità della valle è oltre 13 decessi per mille abitanti. L’indice sale oltre 50 a Zerba, Cerignale. Scende sotto la media a Gossolengo 8,4 - Gazzola 10,9 - Rottofreno 10,8 -Gragnano 11,7 - Rivergaro, 11,9, Calendasco 12,1.
LA DINAMICA DAL CENSIMENTO 2011
La variazione del numero di abitanti rispetto al Censimento 2011 è positiva di 909 unità (2,2%).
Hanno segno positivo sei dei tredici comuni con Travo a più 10%, Gazzola, Gossolengo e Gragnano 5%, Rottofreno 6%, Rivergaro 3%. Hanno perso abitanti le aree di montagna e Calendasco.
LE NAZIONALITA’ STRANIERE (*)
Nell’anno concluso i residenti con nazionalità non italiana sono aumentati di 88 unità (+ 2,2%) e ora assommano a 4069; la loro comunità costituisce il 9,4% degli abitanti complessivi della valle.
Le presenze più numerose in rapporto alla popolazione locale, sono a Gragnano 14%, Ottone, Rottofreno e Bobbio con oltre l’11%.
La distribuzione complessiva per genere segna più 347 donne (+4,2%); sono in minoranza nel comune di Gragnano: 313 contro 322.
Rispetto al Censimento 2011 l’etnia straniera è cresciuta in tutti i territori comunali. Nel complesso + 302 persone (8%).
(*) La definizione di popolazione straniera è quella dell’Istat, ed è costituita da tutti coloro che risiedono in un paese ma hanno cittadinanza di un altro; include comunitari e extra comunitari, compresi i nati in Italia. Non comprende, invece, la componente più instabile dei flussi migratori, ossia i migranti e richiedenti asilo che non si sono ancora stabilizzati in un paese e forse non lo faranno mai.
FONTI
I dati demografici pubblicati - da considerare provvisori fino alla validazione o rettifica Istat – ci sono stati forniti dai responsabili gli Uffici anagrafe dei Comuni che ringraziamo per la collaborazione. Trentasei comuni hanno fornito la documentazione da noi richiesta in un tempo inferiore ai cinque giorni; tempi molto più lunghi per i restanti otto: anche oltre 1 mese e ripetuti solleciti.
Tabelle e grafica sono di nostra elaborazione con la consulenza di Giuseppe Pagani.
L’infografica di copertina è di Oreste Grana.
