«Venticinque anni fa la Legge sulla destinazione di beni confiscati. Ad Alseno palazzine che cadono a pezzi»
A colle San Giuseppe di Alseno negli anni '70 vennero edificati immobili dalla cosca Di Maio di Caserta, poi confiscati negli anni '80. Libera: «Ora la situazione è critica. Costi alti per recuperarle»
Palazzine confiscate da anni al colle San Giuseppe di Alseno e che ora stanno cadendo a pezzi. Erano state costruite negli anni ’70 dalla cosa Di Maio di Caserta e poi confiscate dal tribunale di Latina. “E’ una situazione critica e ci dispiace parlarne proprio adesso visto che il 7 marzo sarà l’anniversario della Legge sull’uso sociale dei beni confiscati alla mafia”, dice Antonella Liotti, referente di Libera a Piacenza. “Si tratta di palazzine costruite male a suo tempo confiscate negli anni ’80. Ora stano cadendo a pezzi ed è stato fatto un bando nazionale dall’Agenzia dei beni confiscati per l’utilizzo di questi immobili, 56 pertinenze catastali. Possono partecipare cooperative o associazioni ma diventa molto complicato: abbiamo fatto rete con cooperative, abbiamo fatto sopralluoghi dai quali è emerso che i costi per sistemare queste palazzine sono molto alti. Si parla di 300mila euro per ogni edificio che rimarrà in assegnazione per vent’anni”.
Libera ha contattato anche il Comune di Alseno: “L’Amministrazione comunale sembra aver ripensato ad un possibile recupero delle palazzine. Le cooperative dicono ‘noi non ce la facciamo’ e con Libera nazionale stiamo valutando che tipo di finanziamenti si possono ottenere per affrontare una realtà di questo tipo”. Conclude la referente di Libera: “Il pericolo è che i mafiosi, che hanno la liquidità economica per intervenire in questi casi possano reimpossessarsi di questi beni”.