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«Via il brevetto per velocizzare la vaccinazione», studenti si mobilitano per sensibilizzare le istituzioni

Un'iniziativa lanciata dagli studenti del Liceo Gioia: «Anche noi ragazzi abbiamo accusato la pandemia, i migliori anni della nostra vita li stiamo vivendo davanti a un computer»

Un video e un sito internet per sensibilizzare ragazzi, cittadini e istituzioni al tema della sospensione della licenza dei brevetti, con l’obiettivo di velocizzare la produzione di dosi e il processo di vaccinazione al Covid-19. È l’iniziativa ideata e partecipata da Vincenzo Maini, professore del liceo Gioia e dagli alunni di due classi quinte e di una classe terza dell’istituto, dove oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto. Al tavolo dei relatori, affiancati dal docente, Alice Bonelli, portavoce degli studenti fin qui coinvolti nel percorso, Nicolò Lodigiani, rappresentante d’istituto e Costanza De Poli, rappresentante della consulta provinciale per il liceo Gioia. Tutto è nato dall’attenzione al tema della possibile esclusione della brevettabilità, riportata nell’articolo 27 dell’accordo Trips - Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale - da parte del professore, che ha chiesto agli studenti se fossero interessati ad approfondire l’argomento. Un appello già avanzato da numerose autorità internazionali, come ricordano i ragazzi, da Amnesty International al Comitato nazionale per la Bioetica, oltre che dai Governi, quali India e Sudafrica. Una proposta in discussione proprio in questi giorni al vertice dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). «Ci siamo suddivisi il lavoro di ricerca analizzando gli accordi che regolano i rapporti tra proprietà intellettuale, il commercio e i brevetti, ci siamo documentati leggendo articoli di giornale, anche di testate estere, e abbiamo trovato alcune proposte, come la dichiarazione di Doha del 2001» spiega Alice. «Il primo obiettivo che ci siamo posti è quello di sensibilizzare le persone e spargere la voce, pensiamo sia importante rispetto anche ai sacrifici fatti in questo anno, vissuto sempre in stato d’emergenza e con delle leggi che hanno ristretto la nostra vita, quella di noi giovani e di tutti gli altri; se c’è un modo per velocizzare il processo di vaccinazione questo è il l momento giusto per realizzarlo». Come? Realizzando un video e un sito internet dedicati all’argomento per portarlo all’attenzione di tutti i piacentini, della Regione e anche delle istituzioni nazionali, magari allargandosi, in futuro, anche a una campagna di raccolta firme.

«Noi abbiamo ovviamente accolto di buon grado l’idea, che potrebbe coinvolgere tantissimi studenti – precisa Nicolò Lodigiani - noi ragazzi siamo tra quelli che hanno accusato di più la pandemia; i migliori anni della nostra vita li stiamo vivendo davanti a un computer e questo ci sta trasformando in automi. Saremo disposti a impegnarci al massimo in questa causa, siamo come gocce d’acqua che devono andare sulla pietra e perforarla, vogliamo diffonderla e portarla avanti il più possibile». «Il nostro ruolo è quello di diffonderla attraverso i nostri canali – aggiunge Costanza De Poli - in Provincia, in Regione e poi speriamo a livello nazionale, cercando di coinvolgere più studenti possibili; anche a causa delle restrizioni in atto puntiamo molto sull’aiuto del mondo digitale. In una seconda fase stavamo pensando di diffondere anche una campagna firme, anche per avere qualcosa di concreto da sottoporre a politici e istituzioni».

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