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Vigolzone, botta e risposta su asilo e contributo di “Buzzi Unicem”

La Giunta Argellati ha risposto alle due interpellanze di “Vigolzone Insieme”. Già utilizzato metà del contributo da 50mila euro donato alla Caritas da Buzzi Unicem. Polemica sull’asilo

Botta e risposta in Consiglio comunale tra maggioranza e opposizione, a Vigolzone, in merito a due interpellanze presentate dal gruppo consiliare di minoranza di “Vigolzone Insieme”. Una riguardava il contributo da 50mila euro che l’azienda “Buzzi Unicem” ha donato al territorio nei mesi scorsi. La minoranza ha chiesto delucidazioni sul percorso del contributo, elargito alla Caritas parrocchiale ma, in seguito, indirizzato dallo stesso Comune. Dei 50mila euro, circa 25mila sono già stati impiegati.

«A causa della pandemia – ha risposto all’interpellanza l’assessore ai servizi sociali, Lucia Serena - sono emerse numerose richieste di aiuto da parte delle famiglie e realtà del territorio. La Buzzi Unicem, con generosità, ha voluto donare 50mila euro alla comunità di Vigolzone, tramite la Caritas, per aiutare le famiglie del paese. Il contributo è stato offerto in due tranche da 25mila euro».

Dove sono andati i fondi già spesi? «Quasi 8mila euro per sostegni ad alcune famiglie, nuclei giovani con figli che vivono di lavori precari, oppure nuclei più anziani. Un modo per dare una mano a pagare affitti e utenze, per evitare situazioni d’emergenza quali sfratti o stacchi delle utenze. Altri 17mila euro - ha proseguito Serena - sono andati direttamente alla scuola d’infanzia “Orfani di Guerra” per non aumentare le rette e non incidere sui bilanci delle famiglie».

Quali parametri sono stati utilizzati per decidere come impegnare i soldi? «Sono gli stessi criteri – ha puntualizzato l'assessore - usati per tutti gli altri aiuti che il Comune elargisce. Si sono valutate le reali necessità della famiglie insieme agli assistenti sociali del nostro ente, seguendo la loro deontologia e professionalità, per una distribuzione equa ai cittadini. Il Comune, poi, ha illustrato la situazione alla Caritas parrocchiale».

La minoranza ha chiesto cosa s’intende fare dell’altra metà: «Proseguirete anche in futuro con questa modalità?», hanno chiesto i consiglieri di "Vigolzone Insieme". «Sì – la controreplica di Serena - la situazione lo impone alla luce dei rincari delle bollette. Vogliamo proseguire aiutando ancora le famiglie. Valuteremo strada facendo i casi che ci vengono sottoposti».

L’opposizione ha ribadito le sue convinzioni. «Il sindaco – è la riflessione di Silvia Milza, capogruppo di “Vigolzone Insieme” - poteva essere trasparente dal principio su questo contributo. La prima tranche è del febbraio 2021, eppure ha fatto sapere solo a novembre 2021 chi fosse il “misterioso donatore” in aiuto alla Caritas parrocchiale, ovvero la Buzzi Unicem. Se l’azienda li ha donati alla Caritas - ha posto la riflessione Milza - perché il Comune ha deciso di destinarli all’asilo?».

«All’epoca – è la chiosa del sindaco Gianluca Argellati - ci era stato detto di non rendere noto il nominativo dell’azienda. È stata una richiesta del privato, che voleva aiutare le famiglie vigolzonesi destinando i soldi alla Caritas».

LA SCUOLA MATERNA “ORFANI DI GUERRA”

Anche la seconda interpellanza, sui ristori che la scuola materna “Orfani di Guerra” non avrebbe chiesto allo Stato, ha acceso il dibattito. «I tre quesiti posti dall’opposizione - ha risposto l’assessore al bilancio Ernestina Rigamondi - non trovano alcuna corrispondenza nelle funzioni degli amministratori e agli atti. Gli assessori non sono in grado di dimostrare se terzi o privati hanno i requisiti per ottenere fondi statali. Né i consiglieri comunali possono sottoporre la Giunta ad attività che esulano dalle loro competenze. Nessuno di noi comunque ha mai parlato di negligenze del presidente della scuola materna (il parroco don Piero Lezoli, nda)». Rigamondi ha ricordato l’aiuto comunale offerto all’asilo. «L’Amministrazione ha dato 30mila euro di contributo straordinario per il 2020 di ristoro a causa del Covid. Era stata ipotizzata dall’asilo in un primo momento una perdita di 70mila. Poi, a conti fatti, l’anno dopo si è scoperto che l’asilo ha chiuso quell’anno con un utile di 11mila euro, generato principalmente da una donazione di 10mila euro. Quindi sostanzialmente eravamo di fronte ad un pareggio di bilancio: non una situazione così emergenziale».

Secondo la capogruppo Silvia Milza quella dell’assessore «non è una risposta». «Avete chiesto all’asilo di mettere nero su bianco di non aver cercato fondi statali, tutto qui», è la critica di Elisa Bolzoni.  

«Avevamo chiesto – ha aggiunto l’assessore Rigamondi - una dichiarazione sostitutiva che certificasse che l’asilo non avesse richiesto contributi allo Stato. Lo abbiamo chiesto per salvaguardare eventualmente il Comune di fronte alla Corte dei Conti, visto che abbiamo erogato 30mila euro di contributi per una situazione che poi non era così d'emergenza». «Grazie a questa discussione – ha chiuso il dibattito il sindaco Gianluca Argellati – la minoranza ci ha permesso di sottolineare che l’asilo ha ricevuto in due anni 120mila euro di aiuti tra contributi pubblici e privati, ordinari e straordinari. Eppure la struttura, secondo l'opposizione, era oggetto del nostro menefreghismo». I consiglieri di "Vigolzone Insieme" non hanno condiviso le riflessioni della maggioranza, manifestando il proprio disappunto a fine seduta. 

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