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«Volontaria che opera in silenzio? In realtà sono una brontolona»

A Gragnano premiata con benemerenza civica la volontaria Carla Calza, da molti anni operativa a favore della comunità in diverse associazioni del territorio

In una sala consiglio gremita di parenti, amici e rappresentanti di associazioni che hanno voluto esserle vicine e farle sentire il loro affetto, Carla Calza, sabato 24 settembre a Gragnano, ha ricevuto la “Benemerenza Civica-Gragnano bene Comune”, istituita sei anni fa per ringraziare i gragnanesi che “durante la loro vita – ha precisato il sindaco Patrizia Calza - hanno fatto della partecipazione e della cittadinanza attiva una loro regola di comportamento, interpretando al meglio l'invito del noto sindaco Giorgio La Pira, ad onorare la propria città come parte integrante della propria personalità e della propria  famiglia”.

Il premio è attribuito annualmente dall'Amministrazione Comunale su proposta delle associazioni locali. Quest'anno la proposta è stata avanzata da don Andrea Campisi quale presidente di Anspi “Madonna del Pilastro” ed è stata conferita, come si può leggere sulla targa attribuita a Carla Calza «perché altruista e operosa, con umiltà e nel silenzio, ha saputo farsi prossimo delle persone in difficoltà e ha offerto generosamente il proprio fattivo contributo alla realizzazione di numerose iniziative dell’ associazionismo locale e provinciale esaltando così il valore e il senso profondo della partecipazione e della cittadinanza attiva». A testimoniare i molteplici impegni che la signora Carla ha portato avanti nella sua vita erano presenti alla cerimonia i rappresentanti di Mcl provinciale, di diverse Anspi locali, di Avis di San Nicolò, di Pro Loco e di Caritas diocesana che hanno tutti preso la parola per ricordare l’impegno e ringraziare. Come la signora Maria Pia che ha precisato che «se il santuario della Madonna del Pilastro è ancora in piedi lo dobbiamo molto a lei». Massimo Magnaschi a nome di questa, ricordando come ebbe modo di conoscerla quando lui era giovane obiettore e lei aiuto cuoca presso la mensa dei poveri, ha ricordato «la capacità di Carla di semplificare anche le situazioni più complesse così come la sua capacità di stare dentro le cose e le persone, con familiarità e vicinanza a chi si trova in situazioni di grande fragilità». «Non penso di meritarmelo e non è vero che sono sempre in silenzio. In realtà sono una brontolona!», si è schermita la premiata, che ha aggiunto di aver potuto svolgere i tanti servizi alla comunità grazie alla complicità e alla disponibilità del marito che non si è mai opposto. Roberto Reggi, invitato in considerazione del rapporto privilegiato che Fondazione Piacenza e Vigevano, da lui presieduta, intrattiene con tante associazioni del Terzo Settore, ha ricordato «come certe persone, nella loro umiltà e semplicità, possono diventare un esempio per tutta la comunità. E Carla è una di queste persone».

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