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“XXI Periti Mistral muro d day": anche medici ed organizzatori storici che hanno raccontato se stessi

Il più importante incontro culturale piacentino di fine anno è stato aperto dal vicesindaco Elena Baio che ha ricordato il geniale e brillante amico Pierfrancesco, mentre il sindaco del millennio Gian Guido Guidotti ha parlato dell’eroico e confortevole consigliere comunale, pur per breve tempo, Pierfrancesco Periti

Notevole successo di pubblico e di attenzione alla XXI edizione del “Periti Mistral muro d day”. Il convegno si è tenuto il 27 dicembre 2019 a palazzo Galli, nel 21° anniversario della morte del grande patologo generale, matematico, fisico nucleare e umanista Pierfrancesco Periti. Il più importante incontro culturale piacentino di fine anno è stato aperto dal vicesindaco Elena Baio che ha ricordato il geniale e brillante amico Pierfrancesco, mentre il sindaco del millennio (1998-2002) Gian Guido Guidotti ha parlato dell’eroico e confortevole consigliere comunale, pur per breve tempo, Pierfrancesco Periti. 

Il Convegno  è stato come sempre interessante, ma diciamo di transizione, sia per i “progressi” in campo medico, ecologico, filosofico ed etico, sia per l’invecchiamento o l’indisposizione di relatori ed organizzatori storici. E’ stato un convegno multidisciplinare (e un pò idealistico per la ricchezza, la densità, le prospettive e l’universalità dei temi svolti) ma anche con risvolti pratici e incarnati. La sede dell’incontro, variabile nei primi tempi, si è stabilizzata negli ultimi anni, approdando nella prestigiosa e ospitale sala Panini della Banca di Piacenza in via Mazzini 11.

Il sovratitolo Storia di Medicine, Ecologia, Fides et Salus, da l’idea della vastità, attualità e problematicità dell’impegno profuso. Alcune relazioni (ad esempio quelle di Luigi Muratori, Domenico Ferrari Cesena e Angelo Benzi) ,saranno riprese durante l’anno 2020 nel Periti Day D every day. (Il primo parlerà di storia delle “religioni” tra filos e polemos, il secondo dell’origine e conseguenze di Internet, il terzo analizzerà con spirito “sapienziale” l’urbanistica del costruendo nuovo Ospedale)

Carlo Mistraletti Della Lucia, Giovanni Beretta Anguissola e Angelo Marchesi  hanno parlato di storie e geografia di casi clinici suggestivi o difficili, ad esempio quando il medico si ammala “passando, ma non del tutto, dall’altra parte”. Il primo ha solo accennato alla sua recente esperienza ospedaliera di subocclusione intestinale criptogenetica, con complicanze emorragiche. Beretta Anguissola è stato operato da adulto, della sostituzione di valvola aortica resa insufficiente a seguito di un giovanile reumatismo articolare acuto (forma migrante che «lambiva articolazioni e muscoli ma mordeva il cuore»).Nei giorni scorsi si è sottoposto all’asportazione di calcoli biliari per via laparoscopica con modica complicanza emorragica. Il rinomato cardiologo Marchesi ha riesaminato e narrato, fra gli altri, un estemporaneo ( e rocambolesco) personale  arresto cardiaco avvenuto nel 1989, al quale è sopravvissuto!

Magistrale e narrativo personale è stato Luigi Cavanna nel raccontare l’ematologia e l’oncologia a cavallo del millennio, in relazione alla crescita dei tumori maligni («inguaribili«!?) tra Francia e Italia, Pavia e Piacenza (e mondo). 

Nelle storie personali che si integrano con il progresso della scienza universale, potremmo dire francofonicamente ( e francofilicamente)  che dagli anni ‘70 l’ematologo Cavanna sta a jean Bernard come il nefrologo Mistraletti stà a jean Hamburger, e alle loro celebri scuole parigine.

Rosanna Cesena anche a nome di altri ecologi ha trattato l’annoso e mondiale problema del cambiamento climatico , proponendo  comunque la necessità di salvare e accrescere gli alberi e proteggere alcuni ambienti naturali ancora non cementificati. Come proposta locale ha auspicato: un’ Oasi naturalistica padana, che si integra, in logica continuazione,  al Parco regionale fluviale del TREBBIA; questo si estenderebbe cosi dalla sua confluenza nel Po per 3-4 Kilometri a valle fino alla Nino Bixio. Verrebbe cosi salvata la Riva piacentina di accesso al grande fiume!

Il pittore Cristian Pastorelli con amici ha ripresentato, “in positivo”, il suo apporto alla mostra fotografica “Antonino d’oro e dintorni del luglio scorso” e, “in negativo”, la drammatica cancellazione dei suoi capolavori pittorici che per soli 2 anni ( dal 2017) hanno abbellito il chiostro di Santa Maria di Campagna. Resta un mistero l’accanimento e la rapidità demolitiva iconoclastica, frutto forse di invidia generazionale, di  dirigismo burocratico, o anche di malinteso interpretativo, che hanno spinto all’eradicazione delle belle opere.

Al termine della mattinata Flavio Della Croce anche a nome degli altri autori ha riassunto l’interessante convegno del 5 ottobre scorso, promosso dall’AMCI, nella sala Arazzi del collegio Alberoni dal titolo classico e attualissimo “Ambiente e salute”, i cui Atti verranno presentati nei prossimi giorni. Durante il Periti Day tra i numerosi e crescenti eventi culturali piacentini sono stati citati: l’appuntamento di fine gennaio del Festival della cultura della libertà( nel 2020 alla IV edizione); le storiche rivisitazioni e risalite alle cupole del Guercino e del Pordenone; la suggestiva mostra su Annibale; la due giorni  nazionale del 31 maggio-1 giugno: Stati generali della Ricerca-preparati al futuro- SCIENZE DELLA VITA con conclusione di Antonino Zichichi; il convegno del 1° dicembre “Nei MISTERI del COSMO” la giornata annuale in onore del fisico Ugo Amaldi scomparso 30 anni fa ( tra i relatori la fisica delle particelle Lucia Votano ha tenuto una lezione memorabile e interdisciplinare, avvisando giovani e anziani che nel confronto-scontro, con cooperazione e competizione, tra superpotenze, sono in lizza, per arrivare per primi al Super super Acceleratore di particelle SSC, gli Stati Uniti e la Cina).

In collegamento alla relazione mattutina del Periti Day, nello stesso giorno alle 18 è stato presentato il libro “I dipinti negati” del Pastorelli, che riproduce integralmente le 13 grandi lunette e i 272 ritratti di viventi e di personaggi storici. Vengono così in qualche modo resuscitati e “immortalizzati” i capolavori andati perduti e consolata parzialmente la sofferenza intellettuale ed emotiva di tanti piacentini per l’indebita sottrazione. Nella biblioteca della Basilica un folto pubblico ha potuto rivedere tutto e ricevere il testo a colori dei dipinti cancellati, fedelmente riprodotti, alla presenza del pittore e con il commento di padre Secondo Ballati, Corrado Sforza Fogliani ed Emanuele Galba.


 

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