I pericoli in mare e in piscina: l’acqua alta e la congestione
Sì a sport e divertimento, ma sempre con prudenza: alcune linee guida generali di buon senso
L’ora del bagno, al mare o in piscina, rappresenta il momento più atteso della giornata. L’estate ci attrae per la possibilità di prendere il sole, per le giornate rilassanti sdraiati leggendo un libro. I bambini si divertono con la sabbia, a pallone o con altri giochi mentre alcuni adulti nel bar della spiaggia si sfidano in cruenti scontri con le carte. Il momento apicale però, per grandi e piccini è rappresentato dal bagno. Lasciate paletta e secchiello, carte, libri e lettini scatta il momento del cimento più importante.
I pericoli per i bambini in acqua
Le classiche 3 ore di distanza dai pasti per poter fare il bagno, imposte dalle mamme ai bambini, rappresentano una norma di sicurezza anche esagerata se riferita ai tempi della digestione ed ai pericoli relativi alla congestione. Questo soprattutto quando l’acqua è calda e i figli hanno consumato un pasto frugale (un panino, un po’ di pizza, della frutta) correndo per la spiaggia tutto il giorno.
I rischi maggiori per i bambini non derivano dalla congestione quanto dal fatto che spesso non sanno ancora nuotare e distrattamente, giocando, possono spingersi dove l’acqua per loro è già alta. Possono anche arrivare onde improvvise provocate dal passaggio al largo di una nave o di un motoscafo. Per questo, quando sono in acqua, non devono mai essere lasciati soli.
Le 3 ore di cui sopra sono quindi preziose soprattutto per i genitori che spesso hanno consumato un pasto più abbondante e soprattutto hanno bisogno di una pausa, un po’ di tranquillità, dopo essere stati impegnati tutto il tempo a giocare o comunque a proteggere i loro pargoli mentre questi si divertivano in mare.
Ecco quindi le regole più importanti per i bambini al mare o in piscina
- 3 ore di distanza dai pasti per poter fare il bagno
- pasti leggeri
- non lasciarli mai soli in acqua
- insegnargli al più presto a nuotare
I pericoli per gli adulti in acqua
Per gli adulti non è prevista la mamma con le sue prescrizioni. Intendiamo per adulti tutte le persone che non sono più sotto la stretta sorveglianza dei genitori, diciamo dai tredici agli ottant’anni. Restando dove si tocca e affrontando il cimento in compagnia i rischi sono limitati. Se ci si spinge oltre, innanzitutto bisogna saper nuotare, ma non basta. A poco serve, per la sicurezza, se andiamo al largo, essere in compagnia. Se chi è con noi non è esperto di soccorso in mare, nel caso di un malore potrà fare ben poco.
Bisogna essere in forma, aver digerito, sentirsi bene ed essere ben lucidi per valutare le nostre forze e non commettere imprudenze. Sono regole che valgono per tutte le età. Se dobbiamo proprio fare delle sfide natatorie con gli amici dobbiamo essere sicuri di essere in grado di capire quando è il caso di perdere, senza farsi troppi problemi. Andiamoci piano anche con le sfide con noi stessi, a vote sono le più pericolose.
Le regole più importanti per gli adulti
- in base al pasto consumato consideriamo i tempi della digestione
- consideriamo la temperatura dell’acqua
- consideriamo il nostro stato di salute generale
- entriamo in acqua gradualmente per abituare il corpo alla temperatura dell’acqua
- niente sfide irriducibili
- massima lucidità per decidere se e fin dove spingersi al largo e per garantire sempre la propria sicurezza