rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024

Accadde giorno per giorno, 120 anni fa

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C'è ne da l'opportunità il libro "Sei anni di vita piacentina (1894-1899) giorno per giorno", a cura di Corrado Sforza Fogliani e Antonietta De Micheli

ANNO 1894: in pochi giorni muoiono  15 bambini; il sindaco si dimette per una  cambiale sospetta –  occorre un milione di lire per i restauri del Duomo  - un fatto “almanachistico “ per la Festa di S. M. di Campagna


2 marzo da "Libertà": "Bestiame introdotto e macellato nel pubblico macello durante il mese di febbraio. Buoi e manzi 154. Vacche e tori 2. Manzetti 4. Vitelli 232. Pecore e capre 42. Agnelli e capretti 273. Equini 84. Porci 231".  Viene pubblicata una protesta del Vescovo Scalabrini contro il veglione dei bambini in costume nel tempo della Quaresima. 


3 marzo alle ore 12 ha luogo l'adunanza generale del Comizio agrario. Viene deliberata l'adesione alla Lega di difesa agraria di Torino. I partecipanti dichiarano inoltre di volersi opporre ai nuovi aggravi fiscali proposti dal Ministero. 


4 marzo nel pomeriggio al Politeama, presenti le autorità amministrative, politiche e militari, ha luogo la distribuzione dei premi agli alunni e alle alunne delle scuole elementari. 


5 marzo alle sei di questa mattina muore Antonio Bonora. Nato nel 1818, fu per molti anni Archivista  Vice Presidente della Deputazione Storica Emiliana ed Ispettore dei Monumenti ed oggetti d'Arte della Provincia di Piacenza, fu essenzialmente uno studioso ed un erudito profondo conoscitore della storia, soprattutto quella di Piacenza; era un paleografo, ed aveva conoscenza profonda della lingua e letteratura latina. Fu autore di numerose monografie. 


8 marzo da "Libertà": il calzolaio Antonio Basini apre un nuovo negozio al n. 23 di via delle Saline. Belle le vetrine, opera dei pittori fratelli Conti. Di grande effetto  il medaglione del soffitto con contorno a mosaico, opera del giovane pittore Morisi.
A causa della difterite il contadino Paolo Marenghi, abitante alla cascina di Colonese di  Rivergaro, vede morire tre figli in un solo giorno. 
Da "Libertà": "Sappiamo che, giorni or sono, presso questa nostra succursale della Banca d'Italia, veniva, per ordine della Procura, sequestrata una cambiale che vi aveva scontato il sig. Angelo Quadrelli, Sindaco di Piacenza. Tale sequestro venne motivato dal sospetto che quella cambiale contenesse una firma falsificata". 


9  marzo quattro bimbi, di età compresa tra i quattro  e cinque anni, muoiono bruciati tra le fiamme che loro stessi per gioco avevano appiccato in un casotto posto nella proprietà detta "Civardi" di Travo. 


10  marzo apprendiamo da "Libertà" di oggi che il sig. Quadrelli, in seguito al noto fatto della cambiale, si è dimesso da Sindaco. 
Da "Il Piccolo": "I restauri e l'isolamento del Duomo. Sono stati un bel sogno, a cui, malgrado il fervoroso invito di mons. Scalabrini, non hanno partecipato il clero né il popolo della Diocesi, i quali oggi, per significare che una cosa è impossibile, hanno inventato il proverbio: Ma questo è l'isolamento del Duomo! A riuscire nel disegno occorreva più di un milione, e questo, nell'epoca dei provvedimenti Sonnino, dove trovarlo?". 


12 marzo da "Il Progresso": "Quest'anno la cosiddetta festa di S. Maria di Campagna, solita a farsi il 25 marzo laggiù nella chiesa monumentale, cambierà data perché cadendo in quest'anno col giorno di Pasqua, sarà  trasportata al lunedì dopo la domenica in Albis, 2 aprile prossimo. E' un fatto almanachistico che non succede oltre un paio di volte in un secolo". 
Apprendiamo da "Libertà" di oggi che un'intera famiglia di Colonese di Rivergaro è  stata  decimata dalla difterite. Di dieci figli si è salvato solo un bimbo di quattro anni e il maggiore perché chiamato alle armi. 


14 marzo da "Il Progresso": "L'avv. Giuseppe Calda ha ieri rassegnato le sue dimissioni da membro del comitato per l'Emigrazione nazionale, nelle mani del presidente avv. G. B. Volpelandi. Questa rinuncia si lega probabilmente all'incidente che lo riguarda a proposito della cosiddetta "scomunica"  che si disse lanciata contro di lui perché, conservatore dell'Orfanotrofio maschile, avrebbe permesso una rappresentazione teatrale nell'Istituto predetto, la sera di mezza quaresima". 


Da "Libertà": "Cacciatori di frodo. Ora come ora, siamo - chi non lo sa? - In tempo proibito di cacciare con le reti. Ma non lo si direbbe, perché  non solo si vedono uccelletti morti per le vie della città, ma i cacciatori colle reti  vanno e vengono fuori e dentro le porte di Piacenza con reti e richiami, cacciagione e tutti gli utensili del mestiere, senza che nessuno li molesti". 

“... confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi?  Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi, in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori? "Forse che sì forse che no", com'è scritto nella pietra d'angolo d'una bella casa di via Campagna“.

IMG_2905-2

IMG_2911-2-2

Accadde giorno per giorno, 120 anni fa

IlPiacenza è in caricamento