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Agosto 1897, chiusi i quattro asili infantili della città

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C è ne dà l’opportunità, il libro Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno, a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli

1-15 Agosto 1897

1 - da “L'Amico del Popolo”: I restauri della Cattedrale. E' stato appositamente innalzato un ponte che costa lire 9.000. Il restauro della facciata costerà circa 40.000 lire; quello dei fianchi, delle absidi e dell'interno del tempio e l'isolamento costerà oltre 400.000 lire. Concorreranno nelle spese l'Opera parrocchiale, il Capitolo, il Vescovo, il Governo, il Comune, la Provincia e i cittadini, dai quali si è già raccolta la somma di lire 10.000. Probabilmente il bellissimo ponte per le feste agostane verrà a pagamento aperto al pubblico.

2 - da “Libertà”: L'uso del telefono a Piacenza. Il dottor Giuseppe Vaciago ha diramato ai suoi colleghi, agli avvocati, ingegneri e professionisti in genere, una circolare nella quale li invita ad abbandonarsi all'uso del telefono, di cui non vi è chi non riconosce i grandi vantaggi. A titolo di curiosità riportiamo questi dati dalla citata circolare: nella nostra città vi sono 75 apparati in funzione, di cui 23 sono pel Comune, 17 pel servizio militare, 26 per Banche, Istituti, Opere Pie. Sette in tutto sono quelli per professionisti; cioè 3 per avvocati, 2 per medici, 1 per farmacia ed 1 per studio di ingegnere.

3 - da “Libertà”: Apertura della Banca Cattolica. Ieri venne con intervento del Vescovo, di numeroso clero e dei capi del partito cattolico, inaugurata la nuova Banca Cattolica di Sant'Antonino. Nella stessa giornata furono fatte diverse operazioni di deposito e sconto.

4- da “Libertà”: La chiusura di tutti gli Asili Infantili. Da questa mattina fino a nuovo ordine resteranno chiusi tutti e quattro gli Asili Infantili della città, per misure sanitarie.

5 - da “Libertà”: "I lavori del Macchinone. Questa mattina si sono incominciati a trasportare in piazza Cavalli le parti, diremo così, artistiche e di rivestimento, e cioè cupole, cupolette, pinnacoli, cornicioni ecc. del tradizionale macchinone. Una folla di curiosi staziona intorno ai vari pezzi che andranno a rivestire lo scheletro del macchinone, il quale al certo, terminato che sarà, dovrà presentare un aspetto grandioso e magnifico".

6 - da Libertà”: Cose d'arte: Il critico d'arte della 'Gazzetta dell'Emilia', passando in rassegna le migliori tele dell'Esposizione internazionale di Venezia, pronuncia intorno al Don Chisciotte, il quadro del pittore nostro concittadino cav. Stefano Bruzzi, il seguente favorevole giudizio: 'Mi fermai con soddisfazione davanti al Don Chisciotte che si slancia contro le pecore, pittura luminosa di bella esecuzione, piacevole anche per la varietà introdotta dal Bruzzi nei suoi quadri d'armenti, risuscitando un episodio romantico per vestirlo di perfetta varietà.

7 – da “Libertà”: La caccia alla quaglia, la quale fu aperta il primo agosto, è stata anche tra noi - salvo rare eccezioni - una delusione. Di quaglie, la primavera scorsa, ne sono arrivate poche nelle nostre campagne, e pochi quindi furono i nidi e le nidiate. Se a questo s'aggiunga l'opera del bracconaggio d'ogni genere, che su più o meno vasta scala s'esercita anche tra noi, si ha la spiegazione della delusione suaccennata.

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8 - da “Libertà”: Piacenza non se ne accorge, quasi, ma nella nostra città abbiamo un'industria che tiene alto il nostro nome molto lungi di qui e segnatamente all'estero. La fabbrica è quella di stoviglie di proprietà Delledonne, posta in via Torricelle. L'opera di macinazione dei colori avviene col motore a gas. Nel laboratorio, gli operai producono a mano, coll'aiuto del tornio, una grande quantità di pezzi, che vengono poi essiccati in un camerone riscaldato e una volta smaltati e colorati vengono introdotti nella fornace. Con questo metodo la fabbrica Delledonne dà tutti gli anni una produzione fortissima, fornendo stoviglie a tutta Italia e all'estero. Un secondo lato dell'industria va ora introducendo nella sua fabbrica la sig. Delledonne; ed è l'arte ceramica.

9 - da 'L'Amico del Popolo': Cartoline ricordo di Piacenza. La tipografia Porta ha messo in vendita una bella cartolina-ricordo di Piacenza. E' un bel lavoro tipografico eseguito dal bravo Torquato Ferrari che molto bene ha ritratto il Gotico, le due statue equestri dei Farnese, ecc.. Congratulazioni all'artista e alla brava ditta Editrice.

10 – da Libertà: in Consiglio comunale, il Consigliere on. Camillo Tassi chiede alla Giunta (che fornisce assicurazioni) che siano rese più facilmente movibili le poltrone dei Consiglieri.

11 - da “Libertà”: Una visita alla chiesa di San Savino. Sono pochi giorni che rivedemmo questo vetusto tempio soddisfatti di osservare gli altri quattro pilastri del Santuario spogliati in parte degli inconsueti rivestimenti moderni che li sconciavano.

12 - da “Libertà”: Le Feste agostane: la Torre delle fate sarà ultimata. E davvero dobbiamo compiacercene, perché il lavoro è riuscito ottimamente e l'effetto ne è bellissimo .

13 - da “Libertà”: muore a Bettola Luigi Prati, all'età di 37 anni. Fu iniziatore, collaboratore e consigliere di tutte le istituzioni atte a recare lustro a Bettola. In particolare, fu promotore dei comitati per l'erezione del monumento a Cristoforo Colombo, per l'erezione della chiesa nuova, dell'asilo infantile, dell'ospedale; diede vita alla banda, al centenario della Madonna della Quercia.

14 - da “Libertà”: i divertimenti per le feste d'agosto comprendono grandiosi fuochi in Piazza Cavalli, seguiti dalla musica. La partecipazione è notevolissima, affari d'oro vengono fatti da alberghi, caffettieri e vetturali.

15- da “Libertà”: "La Fabbrica piacentina dei Bottoni, la più importante tra quelle che esistono e che dà lavoro a oltre 500 operai, ha introdotto nel proprio stabilimento il sistema della forza col mezzo delle correnti trifasi.

FORSE CHE SI FORSE CHE NO-3

...confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi? Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori? Forse che sì forse che no, com’è scritto nella pietra d angolo d una bella casa di via Campagna.

Agosto 1897, chiusi i quattro asili infantili della città

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