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Cinquanta fuggiaschi piacentini di ritorno da Parigi dopo gli scontri: era il maggio 1894

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. Ce ne dà l'opportunità, il libro "Sei anni di vita piacentina (1894-1899) giorno per giorno", a cura di Corrado Sforza Fogliani e Antonietta De Micheli

ANNO 1894: Allo stabilimento bagni della Croce Bianca le signore hanno un servizio con apposita cameriera – trovate ossa umane nel corso di uno scavo davanti la chiesa di Santa Brigida – Scioperano i campanari della cattedrale

17 maggio da "Libertà".  A Gropparello nelle prime ore del mattino, durante i lavori di ristrutturazione di una antica cappelletta della villa dei Binelli si verifica il crollo del piccolo edificio, che causa la morte di un operaio di diciotto anni e di una bimba di otto. Diversi i feriti, tra cui due in gravi condizioni.

18 maggio da: "Il Progresso". "La partenza di un centinaio di operai piacentini. Ingaggiati per il lavoro di sterro di un nuovo tronco ferroviario al di là di Genova, sono partiti dalla nostra città poco meno di cento operai, i quali fissate bravamente le loro condizioni con un molto umano e molto onesto impresario, se ne andranno per alcuni mesi a guadagnare una buona giornata, il cui minimo è di L. 3. Parecchi di questi hanno già scritto, lietissimi di avvicinarsi con l'opera a fattura, sino a toccare una media di L. 4. Stabilirono a loro favore e tutti, le spese di viaggio di andata e di ritorno. Così questa fortunata combinazione - i cui preliminari e le cui obbligazioni furono presi e determinati nel popolare quartiere di Borghetto, nella trattoria del sig. Giovanni Rossetti - ha tolti dall'ozio forzato moltissimi operai disoccupati da parecchi mesi e che non potevano in alcun modo trovare pane e lavoro".

20 maggio si apre oggi lo stabilimento bagni dell'Albergo Croce Bianca. I prezzi sono i seguenti: abbonamento per 12 bagni con biancheria, lire 10; abbonamento per 12 docce con biancheria, lire 10. Un bagno tanto semplice quanto a doccia, lire 1. Per le signore è previsto il servizio con apposita cameriera.

Ha luogo una gara di corsa di resistenza della sezione velocipedistica della Vittorino da Feltre, da Piacenza a Sarmato e ritorno (30 Km.).

Da "Il Progresso": "La terribile difterite che tra noi è ridotta ai minimi termini, continua a mietere vittime a Carpaneto. Lo stesso medico del paese ha perduto tre suoi amorosi bambini".

21 maggio. Nelle prime ore del pomeriggio gli operai che scavano il canale di acqua potabile sul Borgo di fronte alla Porta S. Brigida che prospetta strada al Castello, trovano e diseppelliscono una certa quantità di ossa umane. Riempiti due cestoni, li depositano provvisoriamente nella camera mortuaria della Chiesa. La guardia comunale Girometta fa rapporto all'Autorità comunale.

23 maggio da "Libertà": I campanari della nostra Cattedrale lunedì  scioperarono perché, domandato un aumento di stipendio, venne loro risposto che, invece di aumentarlo, volevasi anzi diminuirlo. E' da notare che lo stipendio che percepiscono è di L. 7 mensili. Ecco il motivo perché né alle dodici, né alle diciannove si suonò la romana, come si costumò negli altri anni per la funzione del "Corpus Domini".

24 maggio il tempo piovigginoso non permette alla processione del "Corpus Domini" di svolgersi per le vie della città, ma si limita all’interno della Cattedrale .

Dai  reggimenti della nostra guarnigione viene festeggiato per la prima volta l'anniversario della battaglia di San Martino. Vi sono banchetti tra ufficiali. La sera, le due musiche militari riunite suonano in piazza Cavalli. Viene eseguita la nota Battaglia di San Martino. Molte case sono illuminate.

Oggi, in seno all'Associazione della stampa a Roma, viene inaugurato un busto al nostro concittadino Medoro Savini, già eletto deputato nel nostro Collegio. Parla di lui come scrittore il letterato Giovanni Faldella.

Da "L'Amico del Popolo": "Alla Prefettura di Piacenza è stato, per disposizione ministeriale, destinato a prestare servizio temporaneo il distinto concittadino, conte Amedeo Nasalli Rocca in qualità di consigliere soprannumero" .

Da "Libertà":  Sul Corso, sulle mura specialmente e fuori porta, vedevansi in giro molte brigatelle di popolani, donne specialmente, che - come è antico costume - pigliavano la rugiada di San Giovanni, che dicono avere tante virtù. Ricorre infatti oggi la festa di questo Santo, precursore del Messia".

27 maggio da "L'Amico del Popolo": "I bellissimi e velocissimi colombi viaggiatori dell'egregio conte Paolo Affaticati, nella interessante e notevole gara governativa riportarono uno splendido successo.  Partirono da Bussoleno (valle della Dora) alle ore 5,38, arrivarono in ottime condizioni alle 8,35 con percorso di 67 km. all'ora. La distanza complessiva è di 207 km.".

29 maggio da "Libertà": "Cinquanta fuggiaschi da Parigi alla nostra stazione. Ieri sera alle 21 arrivarono alla nostra stazione ferroviaria, col treno proveniente da Torino, una cinquantina di operai, reduci dalla Francia, dopo le scene di orrore e di barbarie commesse dalla plebaglia francese a danno degli italiani. La maggior parte di questi infelici sono della nostra provincia, delle alte valli del Nure, del Tidone del Trebbia".

Da "il Progresso": "La fiera di S. Pietro. Parlare oggi di fiere è un fuor d'acqua, giacché esse hanno fatto il loro tempo e lentamente sono destinate a scomparire. Per dovere di cronaca aggiungeremo però che il via vai nei pressi di S. Pietro fu ieri grande, grandissimo nel pomeriggio. I pochi e radi banchi fecero discreti affari, i venditori di lavanda esaurirono la loro merce e quelli di libri non si lagnarono".

... confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi?  Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori? "Forse che sì forse che no", com'è scritto nella pietra d'angolo d'una bella casa di via Campagna”.

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Cinquanta fuggiaschi piacentini di ritorno da Parigi dopo gli scontri: era il maggio 1894

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