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Gennaio 1896, per la Camera di Commercio di Milano il formaggio Grana è solo quello prodotto a Lodi

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C è ne dà l'opportunità, il libro Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli

1-15 gennaio 1896

1 - da L’ Amico del Popolo.  L’avv. Tancredi Raffo annuncia che cessa dalla Direzione del Progresso, assunta nello scorso mese di settembre. Egli si era illuso di potere galvanizzare un cadavere – l’Associazione progressista - la quale con tante promesse e con tante speranze aveva assunto nel 1889 la direzione della pubblica cosa in Piacenza nostra. Ma si è accorto che la bandiera della Progressista, la creatura sua prediletta, non ha più fascino; ragioni di opportunità hanno consigliato a ripiegarla. Sulla Progressista caduta in sfacelo si erge ciò che il Progresso da più mesi chiama la coalizione. E perciò l’antico duce, rimasto senza bandiera e senza soldati, si ritira dal campo.

2 – da Libertà.  Bestiame introdotto e macellato nel pubblico macello nel mese di gennaio; buoi e manzi 197. Vacche e tori 6. Manzetti 1. Vitelli 187. Pecore e capre 21. Agnelli e capretti 195. Equini 75, Porci 418.

3 – da Libertà. Ha luogo la prima festa danzante dei Negozianti. Il servizio di buffet è fatto dai soci Rovati e Icardi, conduttori del Caffé Commercio. Le danze sono dirette dal direttore di sala cav. Pecorara.

4 - da Il Progresso. La Piacentina è il nome di una nuova macchina (come nel gergo loro i ciclisti chiamano la bicicletta) fabbricata dal sig. Giuseppe Merosi, il quale intelligente e operoso industriale ha aperto un emporio di biciclette in via tre Ganasce.

5 - da Il Piccolo. Questa mattina giungono a Piacenza per essere equipaggiati e forniti del relativo materiale da guerra 130 soldati di artiglieria di stanza a Vigevano. Partiranno domani pomeriggio alla volta di Napoli per recarsi di là a Massaua.

6 - da Libertà. Si ha da Borgo san Donnino, lo scorso giorno 4, Salsomaggiore ha ottenuto dal Governo il divieto dell'esportazione delle acque salsoiodiche. I cittadini di Salso si riunirono a banchetto per festeggiare l'avvenimento poiché tale provvedimento condurrà in luogo i molti che ora la cura di tali acque facevano nelle loro case.

8 - da Libertà. I lettori avranno osservato come già da qualche tempo, dal giorno cioè in cui il nostro esercito si trova impegnato in Africa, noi abbiamo fatto di tutto per schivare ogni questione politica, che potesse menomare in qualche modo, sia pure in questo piccolo ambiente di Piacenza, l'autorità e il prestigio del Governo. Ma il nostro silenzio non vuol dire consenso, specie alle nuove e arrischiate imprese cui ci prepariamo di fronte all'Harrar.

10 – da Libertà.  S'è di battuta di questi giorni nella stampa la questione di sapere se il formaggio di grana si debba chiamare parmigiano, o lodigiano, oppure reggiano ... Chi ha dato occasione alla polemica fu la Camera di Commercio di Milano, la quale stabiliva doversi d'ora innanzi chiamare Parmigiano quel formaggio di grana fabbricato esclusivamente a Lodi nelle province lombarde, e, l'altro che fabbricasi a Parma e province limitrofe doversi chiamare reggiano, aggiungendovi l'epiteto di giallo, per distinguerlo dal nero lodigiano ... Ma l'aver voluto sbattezzare il vero parmigiano col denominarlo reggiano (perché non piacentino, come vien detto in Liguria?) è, a nostro rassegnato parere, tale enormità che non sarebbe credibile se non fosse vero.

13 - da Libertà. Il sindaco Boscarelli si reca in visita all'officina del Gas per prender atto della validità della richiesta di 160.000 lire di danni fatta dalla Società del gas per la concessione data dalle Amministrazioni passate dell'impianto della luce elettrica, concessione che tre sentenze dichiararono illegale.

14 - Da Il Progresso. Oggi dovrebbe essere giovedì grasso, anzi lo è, ma qual cambiamento! Pochissimi anni fa incominciavano oggi gli splendidi corsi di gala sullo Stradone Farnese e sul Guasto, con intervento brillantissimo di cavalieri, di carrettoni, di livree e di splendide pariglie. Che bei tempi allora! E quante distribuzioni di frittole, di frittelle, di sprelle e di bignès. Questi ultimi sono rimasti, anzi stasera e nei camerini del Municipale e al Caffè Grande, all'Italia, al San Marco, alla Croce Bianca, se ne faranno di grandi scorpacciate. Le feste del ventre. Ecco la poesia di questi tempi bottegai e materialisti.

14 –da Il Progresso.  Questa mattina a soli 33 anni muore dopo breve malattia Luigi Porta tipografo proprietario di uno dei più avviati stabilimenti della città. L'azienda dello Stabilimento tipografico verrà assunta dal padre Vincenzo coadiuvato dall'altro figlio rag. Vittorio.

15 - da Libertà. Nelle Memorie e documento della storia di Parma il rev. Arciprete Tononi ha illustrato un cimelio del nostro Monte di Pietà, una lettera autografa del Beato Bernardino da Feltre, fondatore del detto pio istituto, facendolo riprodurre in eliotipia ... Il detto cimelio, unico più che raro, è, come si è detto, posseduto dal Monte di Pietà e trovasi conservato nell’ufficio del direttore, il quale fu appunto quello che lo rinvenne fra le carte antiche del pio Istituto, alcuni anni or sono quando ne intraprese l'ordinamento dell'archivio, che, come tutti sanno, è pregevolissimo per la quantità di titoli di documenti antichi che interessano la storia del Monte di Pietà ... Questa storia dei primi anni del nostro Monte 137 Pietà, contenente notizie curiose, ed interessanti la storia dell'economia pubblica e della beneficenza, verrà speriamo quanto prima pubblicata per cura della R. Deputazione di ria Patria".

... confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi?  Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori?  Forse che sì forse che no, com'è scritto nella pietra d'angolo d'una bella casa di via Campagna.

Gennaio 1896, per la Camera di Commercio di Milano il formaggio Grana è solo quello prodotto a Lodi

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