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Maggio 1896: i bottonifici piacentini esportano in Europa, Indie e nelle Americhe

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C è ne dà l’opportunità, il libro Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno, a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli

1-15 maggio 1896

1 – da il Progresso.  Il giornale sottolinea la primaria importanza del ruolo svolto dalle  officine militari  per l'economia della nostra città. Viene peraltro rilevato come non potendo impiantare industrie per prodotti di consumo locale, gli industriali lavoratori hanno saputo escogitare anche da noi i rami di industria che hanno aperto il campo all'esportazione cittadina  nazionale ed anche europea. Il giornale ricorda la fabbrica dei bottoni Manzi ed Agazzi; viene lodata l'attività del dottor Vincenzo Rovera, che ha fatto diventare fiorente la fabbrica, che dà lavoro a più di 400 persone ed esporta prodotti in tutta Europa oltre che nelle Indie e nelle due Americhe. Viene ricordato, in via S. Franca, lo stabilimento di cartonaggi dei fratelli Fagioli e gli stabilimenti dei concorrenti Fontana e Uggetti, che danno lavoro a centinaia di persone. Citata pure la fabbrica di carte da gioco del Beghi e le due segherie esistenti: una in via Molineria S. Nazzaro e l'altra, di S. Nicolò, per la preparazione di cassettine per la spedizione delle uve nei vari mercati europei.
In particolare la fonderia Biggi dà lavoro a un centinaio di operai, esporta torchi da olive in America, guarnizioni da fornace pei laterizi in Spagna e in Africa (Tunisia, Algeria). Buon sviluppo hanno anche i mobilisti cittadini.

2 - Da Libertà. Per le dimostrazioni antiafricaniste, con sentenza di questa Pretura del 26 marzo U.S. venivano condannati Antonio Castellini d'anni 15 a lire 10 di multa, Ernesto Cavalli d'anni 21 e Paolo Ghezzi d'anni 20 a lire 17 di multa. Nell'udienza di ieri, richiamati i tre imputati, ammessa la poca entità del loro reato e l'età minore, veniva loro commutata la pena nella riprensione giudiziaria.

3 – Da Libertà. Il primo di maggio, a Piacenza, non ha avuto alcun segno quale grande festa dei lavoratori. Solo alcuni componenti il 'Circolo Socialista' vollero festeggiare la festa mondiale lasciando ieri dopo pranzo la città e recandosi alle Case di Rocco, ove andarono a berne di quel buono certamente, augurando il prossimo trionfo delle loro idee.

4 - da Piccolo: Il concerto di mercoledì 6 c.m. al Filodrammatico. Lo darà il cieco Riccardo Lombi, valoroso violoncellista che riscosse applausi in molte città d'Italia. Sarà accompagnato al piano dalla valente signora Elisa Imparati.

5 – da Libertà. E' confermata la notizia di fonte inglese che il cav. Stevani ha catturato tutte le vettovaglie e il bestiame che i Dervisci avevano portato seco per operare contro Suakim. Il bottino è considerevole; sarebbero stati presi più di tremila capi di bestiame, molti muli, cammelli carichi di grano e anche molte munizioni.

Sappiamo che si sta costruendo una cancellata per metterla davanti al piazzale della bella e frequentata chiesa del Carmelo.

6 - da Il Progresso: Si discorre in città, e con molto favore, di un dipinto del Ghittoni molto ben riuscito. Si tratta di un'opera commissionata dalla sig. Rosa Perletti, vedova dell'ing. Luigi Arrigoni. La cornice è opera della Ditta Labò.

7- da Libertà. Il ministro Perazzi ha presentato un progetto per la somma di lire 160.000 per incominciare la costruzione del ponte sul Trebbia che i piacentini aspettano da ventisei anni .

8 -da Il Progresso: In via S. Raimondo, in sulla prima metà, i velocipedisti corrono sempre all'impazzata mettendo a pericolo la vita dei cittadini.

9 - I giornali di oggi recano la notizia che il figlio dodicenne del colonnello Stevani, Enrico, mentre si trovava in campagna a Cagliari uccideva per disgrazia, con un colpo di fucile, il vetturino Alberto Carnpus di 30 anni.

10 - Da Libertà. Ras Alula a Piacenza? Incredibile ma vero. Ma, badino i lettori, non in carne ed ossa, ma effigiato su tela dal concittadino pittore Pacifico Sìdoli, il quale ritrasse in grande ritratto somigliantissimo, le sembianze di questo ras, che da antico falciatore di fieno, acquistava in Abissinia un altissimo posto.

11 – da Il Progresso: Fu in grande maggioranza favorevole al Governo, che decise di rimanere in Africa. Fra i votanti in suo favore vi sono Priario e Tassi, che avevano già firmato la mozione per ritiro delle truppe. Come si vede, a torto, e lo confessiamo, abbiamo garantito del voto di Tassi. Manfredi era assente dalla Camera e Lucca pure; il primo, a Parigi; il secondo, a Piacenza, giustificato dalla grave malattia del figlio. Non abbiamo commenti a fare per ora, tranne che in tempi di coalizione tutto si spiega.

12 - da Libertà. Anche ieri ci si portò in ufficio un campione di quella famosa carta-marmo con cui alcuni negozianti amano avvolgere i generi alimentari acquistati dai loro clienti. Ebbene, a parte che noi crediamo che ci possa essere - e ce n'è dappertutto - carta consistente quanto quella, e più di due terzi minore di peso, siamo anche convinti che, invece di ricevere etti e etti di roba in meno, i clienti sarebbero anche disposti a sporcarsi le mani.

13 – da Libertà. Camillo Tassi invia al prof. Bernardino Massari, presidente del Sotto Comitato piacentino per la pace, una lettera nella quale si dice: Ho l'onore di parteciparle che nella tornata di sabato u.s., all'aprirsi della seduta, ho presentato alla Presidenza della Camera dei Deputati la petizione intesa a far cessare l'impresa africana, firmata da 2.700 cittadini di Piacenza e provincia.

14 – da Libertà. La causa intentata dalle Società di Petrolio americane contro la Raffineria di Fiorenzuola, che pareva dovesse essere dimenticata dopo la sentenza di completa assoluzione emanata dal nostro Tribunale penale in seguito al lunghissimo e noto processo, è risollevata dal Procuratore generale della Corte d'appello di Parma, il quale s'è appellato contro quella sentenza .

15 - Da Progresso: Un altro valoroso della nostra provincia, il capitano Pietro Cella degli alpini, nativo della forte e intelligente Bardi, è morto ad Abba-Garima, ai fianchi del povero Menini.

... confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi?  Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori? Forse che sì forse che no, com’è scritto nella pietra d angolo d una bella casa di via Campagna.

Maggio 1896: i bottonifici piacentini esportano in Europa, Indie e nelle Americhe

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