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Venerdì, 26 Aprile 2024
Vicino a te non ho paura

Vicino a te non ho paura

A cura di Luana Carini

Bocconi avvelenati agli animali: quali sintomi riconoscere e cosa fare in caso di ingestione

I danni cagionati alla salute degli animali sono deleteri, spesso mortali: ove possibile si consiglia l’induzione del vomito presso una struttura competente per ridurre i rischi di assorbimento del potenziale tossico: sono sconsigliate le manovre autonome poiché potenzialmente pericolose o dannose per la salute del cane, se non effettuate in modo corretto su consiglio del veterinario

Continua a dilagare purtroppo la piaga dell’avvelenamento degli animali con il posizionamento doloso di sostanze tossiche in alcune zone di Piacenza e provincia. I danni cagionati alla salute degli animali sono deleteri, spesso mortali.
Negli ultimi mesi sono in aumento casi di animali (cani in particolare) che presentano sintomi da avvelenamento dopo l’ingestione di sostanze sospette fuori dalla propria abitazione, in alcune zone urbane (anche del centro storico).
In pochi casi soltanto sono state effettivamente rinvenute porzioni di cibo anomalo sotto forma di polpetta mischiata con carne di diversa origine, contaminata da fonti anomale di tossici.

Recentemente, come Clinica Veterinaria, abbiamo gestito circa 5-6 casi di animali portati alla visita con sintomatologia analoga da ingestione di materiale sospetto: solo in due casi rinvenuto (uno tramite il vomito di un cane) e fatto analizzare presso l’ente competente (Istituto zooprofilattico sperimentale di Gariga) con indagini tutt’ora in corso della Guardia Forestale.
I sintomi classici che manifestavano questi soggetti in modo più o meno grave erano:
- Vomito
- Tremore
- Abbattimento
- Scialorrea
- Dolore diffuso
- Crisi convulsive parziali
- Diarrea con presenza di sangue
Questi sintomi, comuni a tutti i pazienti, sono stati trattati in regime di emergenza e generalmente risolti con terapia adeguata dopo 12-24 ore. Sono attualmente in corso approfondimenti presso gli enti competenti per fare maggior chiarezza in merito alla reale composizione del materiale rinvenuto e sono in corso indagini per individuare eventuali colpevoli. 
Solo in un paio di casi c’è stata una reale conferma dell’avvelenamento, mentre in tutti gli altri rimane solo un sospetto, purtroppo per mancanza di prove e di materiale rinvenuto.

In merito a questo recente incremento di segnalazioni si consiglia di prestare maggiore attenzione nelle aree urbane in cui si porta il cane a correre: parchi pubblici, aree di sgambamento o zone limitrofe a bidoni. Evitare possibilmente di lasciare libero il cane in zone non conosciute e non consentire l’ingestione di alimenti da terra.

In caso di sospetta ingestione di materiale anomalo o sospetto, si consiglia di recarsi immediatamente all’ambulatorio o clinica veterinaria più vicina per effettuare una valutazione clinica più approfondita e decidere le terapie idonee. Ove possibile si consiglia l’induzione del vomito presso una struttura competente per ridurre i rischi di assorbimento del potenziale tossico: sono sconsigliate le manovre autonome poiché potenzialmente pericolose o dannose per la salute del cane, se non effettuate in modo corretto su consiglio del veterinario. 

Nei casi in cui, invece, il tempo intercorso tra assunzione del tossico e la comparsa dei sintomi fosse superiore ai 40-60 minuti, si consiglia di evitare l’induzione del vomito, ma propendere per limitare i danni tossici del veleno mediante una fluidoterapia endovenosa riducendo l’assorbimento della sostanza, effettuando farmaci idonei al caso presso un medico veterinario.

Vanno segnalate all’autorità competente tutte le sostanze anomale presenti sul territorio e distribuite in modo doloso, per prevenire possibili danni letali non solo agli animali ma anche potenzialmente pericolose per le persone, i bambini in particolare. Si consiglia di evitare assolutamente di toccare o manipolare senza utilizzo di guanti questo materiale sospetto, avvertire sempre le autorità (polizia municipale, Guardia Forestale, Veterinario ASL) ed utilizzare eventuali sacchetti in plastica per la conservazione momentanea, in attesa di rilievi ufficiali.

Indubbiamente i fatti recenti hanno creato un grande allarmismo con conseguenze spesso gravi: segnalazioni a volte non corrette, accuse di avvelenamenti nei confronti dei vicini di casa, denunce infondate che hanno creato non pochi problemi. 
Purtroppo stiamo vivendo una realtà allarmante, le persone sono spaventate e giustamente si creano anche situazioni spiacevoli e poco chiare.

E’ davvero terribile pensare come la cattiveria umana possa concentrarsi anche su queste cose: deporre in modo doloso sostanze tossiche allo scopo di far soffrire gli animali, provocarne la morte e di recare dolore ai proprietari. 
Noi veterinari possiamo solo cercare di salvare questi animali, aiutarli nell’emergenza ed elargire tanti consigli su come prevenire questi eventi. 
Sarebbe utile però entrare nella testa di queste persone malate e riprogrammare la loro coscienza verso qualcosa di sano, evitando di continuare questa inutile guerra personale verso essere viventi innocenti. 
Non voglio giudicare, non è mio compito farlo, ma credo fortemente che ci sia, prima o poi, una conseguenza per tutte le azioni sgradevoli, indipendentemente dalla causa o dall’obiettivo. 

Bocconi avvelenati agli animali: quali sintomi riconoscere e cosa fare in caso di ingestione

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