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Giovedì, 28 Marzo 2024
Fioristi o Fiorai?

Fioristi o Fiorai?

A cura di KaDò Flowerdesign

I fiori, ultimo baluardo nel culto dei morti

Sono ormai soltanto i nostri anziani e le nostre mamme e zie a presidiare i luoghi deputati al culto dei morti. La nostra denuncia sincera e amara

Raccogliamo da tempo le denuncie di uno stato di degrado dei luoghi deputati al culto dei morti che spesso vengono addirittura percepiti come pericolosi. Come sempre partiamo dai racconti dei nostri clienti e dalla nostra esperienza personale, quindi quello che scriveremo non rispecchierà l'opinione di tutti ma di certo offre uno spaccato della realtà attendibile.

Il cimitero, da luogo di calma e silenzio dove ritirarsi nel ricordo dei propri cari che non ci sono più, è diventato talvolta teatro di spiacevoli incontri. In particolare una nostra cara cliente anziana è stata abbordata da un delinquente che raggirandola è stato in grado di convincerla a condurlo in casa e a consegnargli denaro e alcuni beni con la conseguenza, oltre al furto, di gettarla in preda alla paura che la paralizza ora in casa. Ma sembra che la cronaca ci confermi che non si tratta di un episodio isolato ma che un certo tipo di professionisti del raggiro scelgano proprio i cimiteri per agire. Altri raccontano di cimiteri usati come "discarica", senza parlare dei furti che sono all'ordine del giorno. I clienti non si sentono liberi di acquistare le cose che a loro piacciono perché sanno che "sicuramente spariranno nel giro di qualche giorno!".

Un altro luogo che a nostro avviso è tragicamente inadatto al culto dei morti, sono le numerose camere mortuarie della città. Molte delle camere mortuarie nel nostro comune, sia private (cliniche e case di cura per anziani), sia pubbliche, non sono a nostro parere decorose. Sono ricavate nei sotterranei delle strutture, bui, umidi, male illuminati, senza impianti di aerazione adeguati, a fianco di magazzini e depositi. Come se gli ultimi momenti trascorsi nella struttura ospitante non dovessero meritare la stessa dignità riservata durante la degenza. Anzi! Forse sono questi i momenti più delicati, sensibili e dolorosi per i parenti e gli amici del defunto, che si ritrovano a piangere per lunghe ore in luoghi tristi e assolutamente degradanti per lo spirito e l'anima. Ci fa male consegnare fiori in questi luoghi che riempiono di tristezza e amarezza. Solo le camere mortuarie private offrono il servizio adeguato, ma i costi non sono abbordabili per tutti. Inoltre sempre più spesso la camera ardente non può essere allestita nella casa del defunto per i troppi ostacoli burocratici che occorrono quando la morte non avviene nel proprio letto, e questo avviene sempre più spesso purtroppo.

Sono ormai soltanto i nostri anziani e le nostre mamme e zie a presidiare i luoghi di culto dei morti. I fiori restano l'ultimo baluardo che resiste, al quale non si rinuncia facilmente. Tante donne nelle nostre famiglie, e con essi anche tanti uomini, si recano quotidianamente al cimitero per portare i fiori, innaffiarli, rinnovarli, pulire le tombe. Così facendo fanno in modo che l'atmosfera sia il più possibile curata e accogliente, ma spesso non è sufficiente, si trovano da sole in questa battaglia silenziosa, contro il degrado e l'abbandono. Tanti i nostri clienti che si aprono e ci raccontano il legame che li porta a recarsi al cimitero, un figlio che ogni giorno saluta il padre e di settimana in settimana rinnova i fiori freschi, un padre che decora la lapide della figlia di fiori fino a che non rimane quasi più spazio vuoto. Racconti di sofferenza che, con sensibilità, accogliamo ma che spesso ci fanno sentire impotenti e inadeguati. Anche chi non si reca spesso al cimitero, magari uno o due volte l'anno, sente l'esigenza di portare con sé un piccolo mazzo di fiori. Sono un modo per esprimere l'affetto per chi non c'è più, portare con sé i colori della natura può essere ciò che allevia almeno un po' la malinconia e l'assenza delle persone care.

Vogliamo concludere con l'auspicio che i luoghi di culto dei morti possano diventare, un giorno, sempre più "luoghi della vita quotidiana". Luoghi dove si possa trascorrere del tempo e dove trovare pace, invece che malinconia. Luoghi nei quali si possa voler tornare volentieri, da soli o magari accompagnando la nonna o il nonno, nei quali portare con se i più piccoli, i bambini, invece che posti dai quali si desidera uscire al più presto! Gli esempi nei Paesi europei sono tanti, cimiteri che assomigliano a parchi verdi dove leggere, andare a correre, passeggiare. Naturalmente non mancano posti del genere anche in Italia e anche nella nostra città, ma vogliamo fare un appello a tutti coloro che gestiscono invece luoghi del tutto inadeguati al ruolo delicato e importante al quale sono adibiti.
A presto, i ragazzi di KaDò flowerdesign

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