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Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

“Dal cancello di san Sisto alla salita al Pordenone”

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri e le recensioni di autori piacentini, per nascita o per adozione, e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale. Saggi e recensioni di amici del nostro blog

DAL CANCELLO DI SAN SISTO ALLA SALITA AL PORDENONE

Interventi di recupero del patrimonio artistico e architettonico piacentino

curati dalla Banca di Piacenza

Autore Valeria Poli

Formato cm 17 x 24

Pagine110

Editore Banca di Piacenza

Stampa Tipolito Farnese

Anno edizione 2021

Il libro ripercorre parte dei 300 e più interventi di recupero del patrimonio artistico e architettonico piacentino che in trentatré anni hanno visto la Banca di Piacenza in prima linea nel finanziamento nelle tipologie Architettura, Pittura, Scultura e negli strumenti dell’arte organaria. Tra questi l’intervento di recupero della chiesa di S. Giuseppe a Cortemaggiore che, condotto dal 2005 al 2007, ha reso possibile recuperare la struttura architettonica, grazie al consolidamento dell’edificio e del campanile e al restauro dei prospetti esterni della chiesa e del campanile, passando poi all’impiantistica, all’apparato pittorico e a stucco.

In città - evidenzia la prof. Poli - si può ricordare il lungo e complesso recupero del ciclo pittorico della zona presbiteriale della chiesa di S. Giovanni in Canale, intervento condotto dal 1993 al 2007, che ha interessato gli affreschi settecenteschi a quadratura di Francesco e Giovan Battista Natali e le pitture di figura di Sebastiano Galeotti e Bartolomeo Rusca. Si tratta di un esempio concreto della capacità della Banca di attualizzare il rapporto tradizionale tra i banchieri e la chiesa domenicana di S. Giovanni in Canale, ricordando che proprio la famiglia Scotti aveva il patronato sulla zona presbiteriale della chiesa.

Un posto di rilievo è poi quello occupato dall’iniziativa, svoltasi nel 2018, che ha permesso la riscoperta, nella chiesa di Santa Maria di Campagna, del cosiddetto camminamento degli artisti utilizzato dagli studenti dell’Istituto d’arte Gazzola, come ricordavaPOLI-11 spesso il professor Ferdinando Arisi, per recarsi a vedere gli affreschi del Pordenone da vicino e studiare in quel modo anche la prospettiva lasciando, spesso, graffita la firma. La Banca di Piacenza ha reso percorribile il percorso della galleria interna lungo il tamburo, di norma utilizzata per la manutenzione, permettendo la valorizzazione complessiva della chiesa che, nata come tempio civico, diviene un “crocevia di artisti”, con opere, oltre che del Pordenone, del Guercino, di Ignazio Stern, di Antonio Campi e del Sojaro. La messa in sicurezza del percorso, grazie ai lavori eseguiti dalla Banca di Piacenza secondo le indicazioni della Sovrintendenza, è stata agevolata dalla costruzione di una passerella in legno per permettere di attraversare l’ambiente fino a uno spazio di sosta dove vengono fornite informazioni riguardanti le soluzioni architettoniche adottate su progetto di Alessio Tramello. Il legame con il tempio civico cittadino proseguirà, come già annunciato dalla Banca, con le prossime celebrazioni per i 500 anni di fondazione della chiesa di S. Maria di Campagna nella sua edizione tramelliana.

Il libro ricorda anche la serie di manifestazioni alla scoperta di castelli, ville, palazzi, grazie a visite guidate abbinate all’organizzazione di concerti o di rassegne della tradizione culturale enogastronomica. Si ricordano infatti alcune manifestazioni particolarmente riuscite come cortili aperti, cortili in concerto, castelli aperti e castelli in musica, antichi organi. Da non dimenticare, inoltre il recupero di Palazzo Galli, Premio Gazzola 2020 -  diventato una presenza rilevante nel panorama culturale come sede espositiva temporanea, ma anche sede di convegni, conferenze e concerti - e la realizzazione dell’arredo per la sede piacentina del Politecnico di Milano nel 2007 (la Facoltà di Ingegneria presso l’ex convento di S. Maria della Neve) e la Facoltà di Architettura presso l’Urban Center.

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