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Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

“Einaudi a Piacenza nel 1949”

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri e le recensioni di autori piacentini, per nascita o per adozione, e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale. Saggi e recensioni di amici del nostro blog

“Einaudi a Piacenza nel 1949”

Autore Robert Gionelli

Editore Banca di Piacenza

Stampa La Grafica, Piacenza

Anno edizione 2020

Pagine 132

Formato cm 17 x 24

Fotografie documentali Archivio storico: Fondazione Luigi Einaudi, Quirinale, Collegio Alberoni, Foto Croce, Paolo Bellardo e Tomaso Lugli.

In copertina, 30 ottobre 1949: l’arrivo in auto a Piazzale Milano del Presidente della Repubblica Italiana, Luigi Einaudi.

La pubblicazione ricorda la visita molto partecipata nella nostra città del Presidente Luigi Einaudi. Vi presero parte anche studenti del Liceo Respighi e del Liceo San Benedetto, che ebbero modo di assistere a una vera e propria lezione su uno dei padri della nostra Repubblica.

Il viaggio istituzionale del 1949 ebbe tre tappe da protocollo e una quarta fuori programma; questa si accomuna con l’evento di Palazzo Galli del 9 novembre - 8 dicembre 2020: Ostensione dell'Ecce Homo di Antonello da Messina.

Il Presidente, posata la prima pietra dell’Università Cattolica (terza tappa), volle visitare il vicino Collegio Alberoni e – si legge nelle cronache dell’epoca – si soffermò in particolare proprio davanti all’Ecce Homo.

Nella prima tappa accolto da una folla oceanica, Luigi Einaudi inaugurò dapprima il ricostruito ponte sul Po, per poi conferire in piazza Cavalli (seconda tappa) la medaglia d’argento al valore della resistenza al gonfalone della città di Piacenza (non su quello che siamo abituati a vedere ma al gonfalone storico con Sant’Antonino a cavallo).

C’è un aneddoto legato al momento della posa della prima pietra a San Lazzaro: Tomaso Lugli, scattò alcune foto al Presidente con una Kodak a soffietto. Le sviluppò e le spedì al Quirinale. Einaudi gli rispose e gli tornò una delle fotografie autografata, utilizzata dalla Banca come immagine simbolo della celebrazione del 70° anniversario della visita presidenziale e distribuita a tutti gli intervenuti a Palazzo Galli il 30 ottobre dello scorso anno.

Ricorda il presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani: “Ci andai anch'io, a 'vedere' Einaudi. Con papà Raffaele, che - in quella marea di gente - mi teneva stretto per la mano (avevo dieci anni e qualche mese) perché non mi perdessi - E, in effetti, Einaudi lo vedemmo da vicino: avevamo un biglietto - per così dire - 'privilegiato': la macchina presidenziale la guidava il nostro Mario (che quando passò in auto col presidente - papà non fece in tempo a trattenermi - lo salutai come se il presidente fosse lui...).

Quando rivado a quei giorni, penso ad una Piacenza d'altri tempi e mi vien tristezza: una terra allora ai vertici della produzione nazionale non solo agricola, orgogliosa del suo passato, piena - come l'Italia - di speranze per l'avvenire, proiettata al futuro nel ricordo del glorioso passato...”.

Einaudi venne volentieri a Piacenza, non si fece - dicono gli archivi della Presidenza - pregare (in un momento nel quale i Presidenti - com'era stato per i Re - si muovevano poco assai). Della nostra terra - ricorda Sforza Fogliani -  stimava Vincenzo Porri, un valoroso e promettente economista, che i piacentini conoscono però poco, morto anni prima, nel 1934: Einaudi gli aveva dedicato Ritratto sulla sua Riforma sociale. Me ne parlò ancora nel 1961, quando giovanissimo lo andai a trovare, pochi mesi prima che morisse”.

“Einaudi a Piacenza nel 1949”

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