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Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

"I colori a parole", poesie

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale e i racconti degli amici lettori

I COLORI A PAROLE- poesie Nero, fucsia, giallo, verde, jeans

Autrice Bruna Milani

Formato cm 14,5 x 20,5

Pagine 76

Editore Lir- Libreria I. Romagnosi

Anno 2022

ISBN 9 88885 620766

Prezzo di copertina euro 15

Ai miei pastelli del primo giorno di scuola

che sapevano di legno nuovo e le cui punte,

aguzze come campanili, avevano ciascuna un profumo

particolare: era l'odore del colore.

Era l’esperienza cruciale, indimenticabile di avere fra

le emozionate, grassocce manine quel semplice,

perfetto, tattile arcobaleno.

Questa e la dedica che apre la nuova raccolta di liriche di Bruna Milani. Da pochi giorni pubblicata dalle edizioni Lir, allinea una selezione di pensieri e riflessioni scritti dalla poetessa dalla sua infanzia fino ad oggi. Il titolo del libro e la copertina ideata dalla Milani e realizzata da Alberto Esse, sono una sequenza di tinte che simbolicamente introducono aspetti di vita socio-politica e culturale via via narrati da poesie “specchi di stati d’animo come se tutto fosse di una stessa essenza”.

Sono liriche scritte di “getto” e disposte in ordine di colore: una realtà popolata di presenze surreali, di frammenti disposti poeticamente sulla carta evocandoli e chiamandoli per nome. Riflessioni personali e sociali che passando attraverso un’estesa gamma di tinte con Il colore spruzzato sulle parole per un messaggio affidato a lemmi armonici che si attirano reciprocamente e segnano i sentimenti del lettore.

Nella “tavolozza finale” la poesia “Giugno” scritta da Bruna a quasi sei anni, sancisce la libertà della natura: i colori che avevo individuato, scritto, separato, ordinato, ritornano, per la magia del vento, a scompigliarsi e confondersi originando nuove tinte e nuove emozioni.

L’AUTRICE

Bruna Milani poetessa, giornalista, artista poliedrica; è una delle voci più libere e graffianti e al contempo più armoniose, della cultura piacentina. Scrive dall’età di quattro anni. Sue tracce in giornali e riviste fino dall’adolescenza: in emittenti radiofoniche locali e nazionali tra cui Radio popolare Milano per la quale, in diretta internazionale, ha condotto radiocronache di eventi. Per il” TEATRO” ha scritto e interpretato diversi copioni ed è stata protagonisti di recital poetici. Ideatrice e animatrice di incontri ed eventi politici culturali e anche in classi di scuole di ogni ordine e grado. Per anni ha divulgato contributi di cultura sui quotidiani: Libertà, Piacenza Oggi, La Voce e la Cronaca e sui periodici Attualità piacentine e Il Corriere padano. Tra le raccolte di poesie pubblicate ricordiamo “Momenti”, “Ne oro ne argento, poesie e racconti, “I colori a parole”,” Battiti, Minimalia” e tra i più recenti, “Candori. Scritti sull’inverno”, pubblicato da EBS Print nel 2020 e ristampato nel 21.

  • Chiediamo a Bruna un accenno alle sue “Radici artistiche”

Uno dei più significativi artisti di famiglia è stato sicuramente il fratello della mia nonna paterna Chiara. Si chiamava Alberto Campolunghi del quale alcune opere sono presso la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi. Era anche chiamato "Il pittore del Po". Tanti artisti frequentavano la casa, ma era soprattutto amico dei pittori Ghittoni e Ricchetti i quali, in occasione delle nozze dello zio Alberto gli dipinsero con paesaggi e ritratti i mobili della camera da letto.

Un esempio di come è quanto già piccolissima ho respirato l'arte, lo si trova nella mia poesia “I colori dell'arte?". E poi avevo fatto da modella per angioletti e puttini. Venendo a tempi recenti la figlia di Alberto Nori Campolunghi è stata un'ottima acquerellista, mia cugina Renata Ferrari grande caricaturista e bravissima disegnatrice e infine, fra i più conosciuti il pittore Veniero. Sono imparentata, un po' più alla lontana, anche con Wilma Solenghi. Ho scoperto da qualche anno di poter fare piccoli ritratti a biro, ma non ho mai fatto studi d'arte.

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