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Venerdì, 19 Aprile 2024
Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

“Il lungo cammino della donna italiana. Dal 1861 ai giorni nostri”

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri e le recensioni di autori piacentini, per nascita o per adozione, e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale. Saggi e recensioni di amici del nostro blog

Oggi segnaliamo

 Il lungo cammino della donna italiana. Dal 1861 ai giorni nostri

Autore: Emilia Sarogni

Editore: Spartaco

Collana: I saggi

Formato cm 19 x 12, brossura

Pagine 402

Codice EAN: 9788896350713

Prezzo: € 15,00

E’ questa la quarta edizione aggiornata del fortunato volume “Il lungo cammino della donna italiana”, nel quale la piacentina Emilia Sarogni ricostruisce il cammino di emancipazione femminile nel nostro Paese.

L’idea di ripercorrere queste vicende di conquiste, spesso pagate a caro prezzo, venne all’autrice quando, nel 1980, già consigliere parlamentare, constatò quanto fossero poche le donne sue colleghe. La ricerca, ventennale, condotta specialmente nella fornitissima Biblioteca del Senato, si è rivelata appagante e le ha permesso di scoprire importanti figure di emancipazione femminile in Italia, quali Salvatore Morelli e Anna Maria Mozzoni, precursori dei diritti delle donne a livello mondiale. Inoltre, secondo un rapporto dell’Onu “la donna che lavora di più dentro e fuori dalle mura domestiche è proprio la donna italiana”. A entrambi la Camera dei Deputati ha inaugurato i busti all’ingresso della Sala Regina, dedicata ai Convegni.

Il libro della Sarogni conclude osservando che il progresso della donna italiana, anche se lento e a volte disperante, è stato tenace, continuo. Da figlia, sorella, moglie sottomessa, a persona autonoma, titolare di un patrimonio e capace di gestirlo, consapevole delle proprie prerogative e in grado di compiere scelte per sé e per gli altri. Un cammino lungo e travagliato quello delle nostre donne per conquistare i propri diritti, le cui tappe vengono ripercorse dall’autrice con lucida partecipazione. A ogni passo in avanti, in termini di difesa innanzitutto della dignità, corrisponde il nome di un personaggio che si è messo in gioco sfidando la società del tempo, affinché la parità fosse non solo sancita da norme giuridiche ma applicata nella vita reale. Significativi i profili di Anna Maria Mozzoni e Anna Kuliscioff, due grandi emancipatrici e di Salvatore Morelli, che fu il primo al mondo a chiedere in Parlamento, nel 1867 a Firenze, allora capitale d'Italia, piena capacità giuridica per le donne. Passaggi essenziali dell’opera sono: l'abolizione dell'autorizzazione maritale, il voto, il divorzio, l'aborto, l'ingresso in attività a lungo proibite come magistratura, polizia e forze armate. L’Autrice tratta poi ancora il nuovo diritto di famiglia, la parificazione completa tra figli illegittimi e naturali, lo stupro punito come delitto contro la persona e non solo contro la morale, il divorzio breve, le unioni civili. Al termine, il nuovo millennio esplode con la violenza dei femminicidi e le norme per prevenirli e reprimerli.

EMILIA SAROGNI è nata a Piacenza dove ha frequentato l’Istituto delle Suore Orsoline e il Liceo Melchiorre Gioia, per poi laurearsi a Torino in Giurisprudenza e Scienze Politiche, specializzarsi al Collegio d’Europa di Bruges in Diritto Europeo e frequentare con una Borsa di Studio americana il Salzburg Seminar in American Studies.

Nel 1967 ha vinto il concorso per la carriera direttiva del Senato della Repubblica ed è stata assegnata al lavoro di Assemblea: un impegno complesso e senza orari, che consisteva nel predisporre le sedute, allestire documentazioni, redigere verbali, studiare emendamenti, seguire le leggi in itinere, preparare progetti di interventi e di relazioni. Successivamente è stata la prima donna nominata Direttore, a capo per molti anni del Servizio Affari Internazionali. Al Servizio Internazionale ha seguito nelle missioni estere vari Presidenti del Senato, in particolare Fanfani e Spadolini e le delegazioni parlamentari dell’Unione dell’Europa Occidentale (Organismo per la difesa dell’Europa), del Consiglio d’Europa e dell’Assemblea della Nato. Ha partecipato a molte sedute del Parlamento Europeo e, a Roma, è stata funzionario responsabile della Commissione per gli Affari Europei. Entrata in Senato diventa Consigliere parlamentare dal 1976 e viene insignita per la carriera di quattro onorificenze della Repubblica Italiana, sino a Grande Ufficiale.

Saggista e conferenziera in Italia e all’estero, ha pubblicato diversi libri di successo e per il Saggiatore di Milano ha firmato la seconda edizione della storia delle italiane sino al 2000. Nella nostra città, in occasione della presentazione della terza edizione di questo libro a Palazzo Galli - Banca di Piacenza, l’Amministrazione comunale, in una cerimonia a Palazzo Farnese, le ha consegnato per mano dell’Assessore Jonathan Papamarenghi un attestato  con le seguenti motivazioni: “La Città di Piacenza rende omaggio alla Consigliera Parlamentare Grande Ufficiale della Repubblica Emilia Sarogni per il profondo impegno civile, l’altissimo senso delle Istituzioni, la dedizione al servizio dello Stato e la costante opera di promozione dei Diritti delle Donne. Valori espressi anche nelle sue opere letterarie, teatrali e di ricerca, che hanno contribuito a far luce sulle pagine più importanti della Storia d’Italia“.

Emilia, ci conosciamo dai remoti tempi del giornale studentesco “La Squola”...

È vero, era l’epoca dei miei studi liceali al “Gioia” di cui conservo tanti ricordi, in particolare del periodo della “Squola”, il giornale interstudentesco rigorosamente con la “q”, sul quale ho sperimentato per la prima volta, attraverso recensioni di libri e film, la soddisfazione della parola scritta stampata e ho conosciuto il piacere di trasferire agli altri il mio pensiero e le mie idee in libertà, senza le limitazioni delle ideologie. Scrivendo su quel giornale scolastico, che fu premiato a Roma come il migliore d’Italia, ho compreso che la mia vita sarebbe trascorsa con la penna in mano. E così è stato.

Mi commenti queste quattro immagini?

La Squola-2 Emilia Sarogni-2

Emilia Sarogni-2 sarogni autografo-3

Sono tutti momenti importanti della mia vita. La prima foto in bianco e nero mi ritrae con Corrado Sforza Fogliani, Comotti e Calza, quando a Roma ci venne consegnato il premio per il giornalino scolastico “la Squola”. Nella seconda foto sono al tavolo di lavoro durante una missione del Senato presso l’Unione Europea.  Le ultime due sono riprese a Piacenza dove torno sempre con grande piacere, in particolare l’ultima è scattata durante la presentazione di questo libro l’11 ottobre u.s. presso la sala conferenze della Banca di Piacenza. L‘abito che indosso non è casuale perché ripropone quello delle suffragette inglesi dell’inizio del Novecento, indossato da un gruppo di socie dell’Associazione “Amici del Gioia”, presenti in sala.

“Il lungo cammino della donna italiana. Dal 1861 ai giorni nostri”

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