La bicicletta di Mussolini
La nostra sezione Cultura dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale
LA BICICLETTA DI MUSSOLINI
Autore
Pagine, 164
Editore Ibiskos Ulivieri (collana Agave)
Anno 2015
Prezzo di copertina euro 13
USBN 9 788878 419643
Il libro presentato nei giorni scorsi presso il salone monumentale della Biblioteca Passerini Landi dall’autore in dialogo con Vanni Casartelli, non è un saggio sul Fascismo ma un romanzo scorrevole e avvincente, ambientato a Piacenza nel 1936, che si fregia del Premio Speciale per la narrativa inedita alla 18esima edizione del Premio Internazionale Michelangelo. E’ l’anno della vittoria sull’Etiopia e della creazione dell'Impero con la stella di Mussolini giunta al massimo del suo fulgore. Le sanzioni economiche decretate contro l’Italia dalla Società delle Nazioni compattano ancor più la maggioranza del popolo italiano intorno al Duce.
Le pagine del libro offrono più livelli di lettura: la quotidianità della Piacenza del tempo descritta nella sua toponomastica più caratteristica, bordelli compresi, il clima politico generale nel quale maturano prepotenze e soprusi di capi e capetti in camicia nera, il movimento sindacale, le notizie pilotate dal Regime pubblicate dal quotidiano del tempo “La Scure” e tante note di costume. I protagonisti della storia sono, due giovani operai di una fabbrica di velocipedi che si cimentano in un progetto ambizioso: costruire una bicicletta esclusiva, tutta cromata, pedali e corona compresi, da regalare a Mussolini in occasione dell’inaugurazione dell’imminente Esposizione di Milano. Il loro progetto prende corpo sino a diventare una meraviglia con “telaio, forcella, cerchi, raggi, parafanghi, manubrio e campanello, corona, catena, e paracatena, pedali e pedivelle, tiranti e staffa dei freni... tutto era stato cromato a regola d’arte. La bella sella di cuoio chiaro e le manopole del medesimo colore completavano l’allestimento”. Ma in corso d’opera l’entusiasmo dei due giovani viene scalfitto dalla maturata consapevolezza delle ragioni dell’antifascismo, dalle notizie sulle squadracce punitive e sull’Ovra, sino a renderli via via consapevoli del vero volto del Fascismo ... I personaggi del romanzo sono immaginari. Alcuni episodi, sempre con altri protagonisti, sono tuttavia realmente accaduti e sono stati descritti in un opuscoletto di un amico dell’autore che ha ottenuto il permesso di adattarli a questo suo romanzo.
L’AUTORE - Stefano Longeri nasce a Cimafava di Carpaneto nel 1944 e vive a Piacenza. Già dirigente sindacalista e dirigente d’azienda, ha svolto l'attività di consulente in materia di sicurezza sul lavoro e di Sistemi di qualità aziendali. Si diletta a scrivere poesie in dialetto piacentino e ha partecipato a numerosi concorsi ricevendo spesso rilevanti riconoscimenti. Nel 2008 ha pubblicato: “Rivoluzionari o congiurati” edizione Battei, “Il mosquito di Isola Serafini”, (edito da Ponte Gobbo) - Premio Libertà nel Concorso Città di Bobbio 2008, e per Lir: "Il puma di Ferriere” e “Libertà e Impero” che ha conseguito il 2° Premio al XVIII Concorso Internazionale Michelangelo di Ovada.