rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

"La trama lanciata"

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale e i racconti degli amici lettori

Titolo: La trama lanciata

Autrice Lorena Tassara

Editore: Lir, Libreria Internazionale Romagnosi

Data di Pubblicazione: novembre 2021

EAN 9788885620629

ISBN: 8885620620

Pagine: 284

Formato: brossura

Prezzo di copertina euro 15

SINOSSI

“La trama lanciata” si può definire in senso figurato un arazzo al femminile tessuto da donne che abitano tempi storici diversi - tra la fine degli anni Sessanta del secolo scorso e i giorni nostri – e che con le loro vicende personali portano alla ribalta il clima sociale e culturale del loro tempo insieme a veri e propri spaccati di Storia italiana. Sono donne a vario titolo ferite dalla vita, ma coraggiose e forti, che si trovano nella condizione di decidere del proprio futuro e della propria salvezza. Le loro storie appaiono parallele e sembrano destinate a rimanere distanti, ma via via si intrecciano e sovrappongono inaspettatamente. Ma sottotraccia c’è una metafora tessile che lega tutte le parti del romanzo: quella della trama lanciata.

L’AUTRICE

Lorena Tassara è nata a Gragnano Trebbiense nel 1955 e vive a Piacenza. Laureata in Pedagogia, dopo aver diviso la sua vita lavorativa tra i Servizi educativi per l’Infanzia, la Biblioteca e il Museo di storia naturale, del Comune di Piacenza, si dedica per diletto e passione alla scrittura.

Ama viaggiare, apprezza l’arte in ogni sua espressione, è sensibile alle tematiche naturalistiche e scientifiche. Con edizioni Lir ha pubblicato: “Incroci d’Archi. Poesie” (2018), “Mosaico vintage. Racconti” (2018), La casa e il pittore (2019), Insospettabili punti di vista (2020). Con Edizioni Pontegobbo ha pubblicato “L’ottava luna piena” (2022), opera presentata nell’anno in corso nelle rassegne letterarie piacentine: “I mercoledì coi grilli per la testa” organizzata da Fabbrica & Nuvole e “Piacenza che scrive” organizzata dal Comune di Piacenza e la Biblioteca Passerini Landi.

  • COS’E’ LA TRAMA LANCIATA CHE DA IL NOME AL LIBRO?

Il titolo è proprio il focus del romanzo. Immagino che questo titolo susciti una certa curiosità, probabilmente la stessa curiosità che la nozione tessile della “trama lanciata” ha suscitato in me quando mi ci sono imbattuta qualche anno fa sul web. La nozione è questa: se in tessitura la trama è l’insieme di fili che intrecciati con quelli dell’ordito formano un tessuto, una trama lanciata è una trama supplementare al tessuto creato che va da una cimosa all’altra senza intrecciarsi con l’ordito. Non so dire perché, ma questa nozione tessile mi ha subito fatto pensare al tessuto di base come la vita ormai tessuta di ciascuno di noi; una vita che non si può ovviamente rinnegare, ma solo accettare, anche se la si sarebbe potuta migliorare e rinnovare. Ecco che allora la “trama lanciata” mi era sembrata una calzante metafora di quel rinnovamento, dal momento che corre libera e non si intreccia con l’ordito. La trama lanciata insomma in quest’ottica si slega dal suo significato letterale e si eleva a metafora di “salvezza”.

  • UNA METAFORA TESSILE CHE FA DA FILO CONDUTTORE …

L’arte della tessitura bisogna dire che è un’arte femminile in senso elettivo. E poi la tessitura ha acquisito nella storia sociale, nell’epica, nella letteratura di ogni tempo e nella mitologia, una valenza simbolica e psicologica, poiché ha descritto sia la passività, la clausura e la pazienza delle donne, che la loro intraprendenza, astuzia, ingegnosità, temerarietà. Mi viene in mente la figura di Penelope come esempio ormai abusato ma sempre calzante: Penelope è la donna che vive in clausura, ferita dall’abbandono di un uomo e dalle minacce di altri uomini. Penelope, per certi versi attendista e passiva, è soprattutto una donna abile nel calibrare pazienza, tenacia, fatalismo e resilienza alle avversità, astuzia e coraggio. Voglio dire con questo che quello di Penelope è uno stratagemma difensivo tutto femminile, cioè quello che di fronte ad una forza maggiore, ad una ferita o ad una minaccia, sa combinare appunto pazienza, astuzia e temerarietà, in vista della creazione di un progetto di salvezza.

  • NON MANCANO NEL ROMANZO RIFERIMENTI STORICI E SOCIALI…

“La trama lanciata”, come gli altri miei due romanzi, è inquadrabile come romanzo di formazione dove i personaggi sono soggetti ad una evoluzione significativa che si combina con l’andamento sociale e culturale che riguarda la nostra Storia italiana, anche se le località dove si svolgono i fatti sono inventate. Ecco che allora, per esempio, in questo romanzo il clima sociale della Sicilia della fine degli anni Sessanta traspare dal vissuto dolente di Ninì, mentre il clima politico, sociale e culturale che si respirava nel Movimento studentesco degli anni Settanta e agli inizi degli anni Ottanta, emerge dai dialoghi tra gli studenti dell’ateneo, dove la figura di Ines, studentessa di Filosofia innamorata degli esistenzialisti francesi, che scrive sulla condizione femminile nel Sud d’Italia, è centrale. Nel terzo millennio poi, altre figure femminili disegnano storie nuove e moderne, dove Lara, biologa dal futuro promettente, aiuta l’amica Flora, donna maltrattata dal marito, a trovare la strada della salvezza e lo fa attraverso gli insegnamenti sulla vita di sua nonna Carolina; donna di forza esemplare, che dopo anni di frustrazioni coniugali aveva realizzato il vero sogno della sua vita: fare la tessitrice.

  • E LE FIGURE MASCHILI?

Ci sono tantissime figure maschili, dall’inizio alla fine e in ogni epoca con ruoli vari. Agli uomini in fondo ho dato uno spazio equivalente a quello dato alle donne e con pari importanza. Sono uomini molto diversi tra loro, che rappresentano l’universo maschile: ci sono uomini violenti e maltrattanti, uomini di raffinata sensibilità, quali un oncologo e uno psicanalista, ragazzi del Movimento studentesco impegnati in analisi politiche, culturali, sociali e occupazioni degli atenei e un biologo ricercatore dal futuro promettente. E tutte queste figure maschili accompagnano con uguale peso quelle femminili.

  • COME MAI ALLORA DESCRIVE IL ROMANZO “AL FEMMINILE”

 Descrivo il romanzo “al femminile” perché devo dire che la centralità delle donne è resa evidente dalla dominanza delle loro motivazioni a cambiare il corso delle proprie vite, rispetto a quelle maschili. Tutte le figure femminili insomma, più di quelle maschili, ne sentono il bisogno. Tuttavia non trascuro il fatto che queste donne, pur percependo in certi frangenti critici l’urgenza di cambiare direzione, non lo fanno subito anche se dovrebbero. Una contraddizione insita nell’animo femminile e nutrita forse dall’abitudine a sacrificare qualcosa di sé in nome dell’amore, o forse per paura del tribunale sociale. Ma se è vero che in passato le donne, di fronte a vessazioni e violenze o anche più semplicemente, a limitazioni imposte dai dettami sociali del loro tempo, subivano passivamente non tutelate dalla legge, oggi la legge, anche se perfettibile, offre maggiore tutela e i costumi sociali sono decisamente evoluti. Tuttavia sopravvive nella testa di molte donne la paura di infrangere la sottile e falsa convinzione che certi schemi siano destini inalterabili.

Si parla di

"La trama lanciata"

IlPiacenza è in caricamento