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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

Maràssa & Curiàtta, Il primo dizionario del dialetto gropallino 

La roncola e la falce fienaia (al fer da sga), danno il titolo a un volume di oltre 700 pagine nelle quali Claudio Gallini ha raccolto più di 6.000 lemmi del dizionario del dialetto del comprensorio di Groppallo, vasta area linguistica dell'alta val Nure, in comune di Farini

La roncola e la falce fienaia (al fer da sga), danno il titolo a un volume di oltre 700 pagine nelle quali Claudio Gallini ha raccolto più di 6.000 lemmi del dizionario del dialetto del comprensorio di Groppallo, vasta area linguistica dell'alta val Nure, in comune di Farini.  

Autore Claudio Gallini
Formato 17 x 24
Pag. 704
Giugno 2015
Editore L.I.R. Piacenza 
Prezzo di copertina euro 24
ISBN: 978-88-951-5359-9

scansione0004-2Un dizionario quanto mai prezioso perché ferma il tempo e rappresenta la memoria del popolo groppallino nel tempo in cui, in fatto di lingua, occorre "ingoiare" l'inglese dimenticando le espressioni più autentiche dei padri, soprattutto in fatto di "frasi idiomatiche" che riescono da sole a chiarire concetti altrimenti ostici o inusitati, o vocaboli inconsueti, vecchi termini quasi dimenticati. Gallini ha composto questo, che non è solo un dizionario ma una summa della cultura groppallina, con l'obiettivo di lasciare una traccia del periodo precedente al suo, allontanando per la cultura del dialetto il rischio di non superare la barriera generazionale.
Il libro racconta la storia dell’esteso territorio groppallino attraverso le sue parole. L'autore è inoltre riuscito nell'intento di scrivere per la prima volta le regole grammaticali che ruotano attorno al dialetto di Groppallo con un'attenta e semplice comprensione dell'analisi linguistica che consente al lettore di trovare, per ogni termine, riferimenti ai luoghi delle sue genti, alle persone di ieri e di oggi con la raccolta degli antichi soprannomi famigliari, i nomi dialettali di terreni, boschi, aree, canali, monti, rivoli e tanto altro, compiendo un’operazione culturale perché questa non è proprietà esclusiva di professori, scienziati, letterati e di autori cinematografici o televisivi. Accanto alla cultura della classe intellettuale” è sempre esistita, e tuttora esiste, una cultura popolare del lavoro, della fatica, del gioco e degli affetti, certamente più ricca di sfumature e di suggestioni evocative. 
D’altra parte, nemmeno per l’italiano si usa più l’accezione di lingua colta. Il lessico della lingua nazionale parlata dalle nuove generazioni è andato via via scarnificandosi, riducendosi alla povertà di circa tre-quattrocento vocaboli infarciti di numerosi termini stranieri legati a forme comunicative globalizzanti.
Il pericolo è che nella sintesi semplificante del nuovo linguaggio centralizzato (omologato dall’idioma televisivo) si atrofizzino anche la formulazione del pensiero e la spontaneità delle emozioni.
Con il dialetto, le antiche generazioni hanno accumulato un tesoro di colorita espressività, che sarebbe colpevole lasciar appassire nel ricordo nostalgico di come eravamo. Il dialetto, fortunatamente, non è ancora morto e la sua vivacità è il filo conduttore delle oltre 700 pagine del volume di Gallini.

L’AUTORE

Claudio Gallini, classe 1976, piacentino con radici groppalline, oltre ad essere il creatore di questo corposo studio ben illustrato dalle fotografie da lui scattate o collezionate, ha dato alle stampe altri precedenti titoli dedicati ai suoi luoghi e alla sua gente. 
Al borgo di Coletta di Groppallo, villaggio natale della madre, intitola proprio il suo primo lavoro letterario con la ricostruzione della storia e delle tradizioni trasmesse dalle famiglie del luogo (Antico Borgo Coletta, EDIPRIMA, 2009). Un anno dopo è la volta de “Il castello di Boli (Tip. Le. Co., 2010). La scrittura di una ricerca sui diciotto oratori disposti sul territorio groppallino, ha permesso la stampa dell'opera, “Gli oratori di Groppallo” (LIR, 2013), vedi https://www.ilpiacenza.it/blog/libri/libri-piacentini-gli-oratori-di-groppallo.html
Il suo impegno alla valorizzazione dei luoghi di origine non si ferma solo sulla carta e sui libri ma è una costante collaborazione con le associazioni locali e con la parrocchia di Groppallo, di cui si ricorda la stesura della biografia video digitale che Gallini ha voluto dedicare al suo amico e parroco di Groppallo, don Gianrico Fornasari, scomparso prematuramente nel gennaio del 2014, (Ciao Gianrico, LIR, 2014). È infine collaboratore, sin dal primo numero della rivista culturale piacentina "L'urtiga".

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Maràssa & Curiàtta, Il primo dizionario del dialetto gropallino 

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