Pagine in viaggio
La nostra sezione Cultura dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale
Pagine in viaggio
Voci e immagini della storia bimillenaria del territorio piacentino
A cura di Eleonora Barabaschi
Pagine 176
Formato 25x30 - brossura
Fotografie di Carlo Pagani
Direzione editoriale di Leonardo Bragalini
Casa editrice Tip.le.co.
Piacenza 2015
Prezzo di copertina euro 35
Le Pagine in viaggio nel territorio piacentino sono dense di storia, cultura e suggestioni e attraversano un tempo lungo oltre due millenni di storia raccontata da più cinquanta voci narranti e accompagnata da un apparato fotografico che ai brani lega o evoca un’immagine coesa.
Il viaggio prende avvio da Polibio e Tito Livio, che riportano della fondazione di Placentia come colonia romana e della battaglia della Trebbia che ha visto Annibale protagonista, passando per i cronisti medievali e i resoconti di pellegrinaggio; un’identità profondamente connotata dall’essere crocevia, dal passaggio di moltitudini di viaggiatori, siano essi in cammino verso Gerusalemme o Roma: antichissimi itinerari per la Terrasanta, il resoconto di Sigerico lungo la Via Francigena e le tracce lasciate nei monumenti del medioevo, oppure nobildonne costrette a lasciare la patria come Madame de Staël, che fece del suo soggiorno in Italia un romanzo e che non poté fare a meno di notare la magnificenza delle dimore nobiliari di Piacenza. Arrivati al Rinascimento si legge della Madonna Sistina nelle celebri Vite di Giorgio Vasari, per poi attraversare il Seicento in cui Pier Maria Campi ci parla di perduti mosaici nella chiesa di San Savino.
Di ogni epoca sono testimoni viaggiatori, scrittori, protagonisti della cultura, alcuni che ben conoscono il Piacentino perché vi sono nati e lo portano nel cuore, altri che qui sono passati e ne hanno subito il fascino, la suggestione, e ne hanno raccontato nei loro scritti. Vi troviamo i colti viaggiatori dei Grand Tour: Montaigne, François Misson, Giuseppe Gorani, Stendhal e James Fenimore Cooper; qualche pagina ancora, ed ecco risuonare da Sant’Agata la gioia di Giuseppe Verdi al ritiro degli Austriaci nel 1859. Infine le voci appassionate dei piacentini stessi, giornalisti, scrittori, uomini di cultura, tra i quali spiccano due compianti storici dell’arte protagonisti di questi anni: Ferdinando Arisi, che ci avvince nella sua descrizione del Tondo di Botticelli a Palazzo Farnese, e Stefano Fugazza, con un’alta riflessione sulle simbologie medievali tra i pilastri della nostra Cattedrale.