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Martedì, 23 Aprile 2024
Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

“Palazzo Cavazzi della Somaglia”

La nostra sezione Cultura dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale

“Palazzo Cavazzi della Somaglia”

A cura di Valeria Poli,

Editore, gm 2015,

Pagine 214,

Tavole a colori fuori testo 34,

Prezzo di copertina, euro 28

In via Taverna procedendo verso Barriera Torino ai numeri civici 66 - 68 si trova il grande edificio Palazzo Cavalli della Somaglia al quale è dedicato questo bel volume curato da Valeria Poli e presentato nei giorni scosi a Palazzo Galli – Banca di Piacenza.Frutto di uno studio collettivo, del palazzo  indaga la storia nell’ambito di quella  urbana, ne approfondisce le vicende architettoniche arrivando ai cicli decorativi interni.

L’immagine attuale del palazzo è il risultato di un intervento che ha interessato la residenza della famiglia dei conti Barattieri, presumibilmente contemporanea alla più conosciuta in via Taverna 70, concessa in permuta, nell'anno 1665, ai Cavazzi conti della Somaglia . La realizzazione dello scalone d’onore, tra 1702 e 1705, – si apprende dalla lettura del libro - rappresenta la fase conclusiva del cantiere di ristrutturazione del palazzo iniziata nel 1699. Risulta evidente, dall’analisi della documentazione e dal confronto con la fabbrica esistente, come sia da considerarsi una modifica in corso d’opera rispetto al progetto iniziale affidato, per la parte esecutiva, al mastro Alessandro Bianchi al quale subentra, dopo il 1700, mastro Francesco Borgomano.

I Cavazzi già residenti a Piacenza agli inizi del XVI secolo, avevano ottenuto il 10 settembre 1404, dal duca Giovanni Maria Visconti, il titolo comitale confermato nel 1452. La famiglia alla fine del XVIII secolo si trasferisce a Milano, dove si è estinta nel 1853, mentre il palazzo, acquistato nel 1876 dai Missaga di Voghera, viene ereditato dalla famiglia Mazzucchelli Imparati e, in seguito ad una serie di divisioni, trasformato in condominio dalla metà del XX secolo. 

GLI AUTORI

VALERIA POLI (Città e residenza urbana a Piacenza, pp. 5-44) ricostruisce la storia urbana, con particolare attenzione al quartiere in esame, evidenziando lo stretto legame tra la città e l’architettura, la normativa edilizia che ha permesso la trasformazione, tra XVII e XVIII secolo, di Piacenza in una città di palazzi concludendo con l’analisi tipologico-distributiva del palazzo nobiliare.

MARZIA POLINELLI (Ricostruzione dell’assetto distributivo, pp.45-62) avvalendosi dell’analisi della fabbrica, messa a confronto con lo spoglio documentario, ricostruisce l’assetto distributivo originario del palazzo.

ANNA TANZI (La scala di palazzo Cavazzi della Somaglia: modelli, influenze, suggestioni, pp. 63-90) compie una approfondita indagine sulla tipologia dello scalone d’onore per individuare i debiti culturali di quello in esame.

ANNA CÒCCIOLI MASTROVITI (Architetture dell’inganno nel palazzo dei conti Cavazzi della Somaglia, pp. 91-138), alla luce di recenti contributi, ricostruisce la produzione a quadratura coeva al ciclo pittorico del palazzo oggetto di studio.

LAURA RICCÒ SOPRANI (Ritratto per immagini di un committente aristocratico del Settecento, pp. 139-162) approfondisce invece i cicli pittorici di figura nei diversi appartamenti con particolare attenzione a quelli di Bartolomeo Rusca.

“Palazzo Cavazzi della Somaglia”

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