“Più sono poveri, più sono nostri”
La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri e le recensioni di autori piacentini, per nascita o per adozione, e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale. Saggi e recensioni di amici del nostro blog.
“PIU’ SONO POVERI, PIU’SONO NOSTRI. Cento anni al servizio dei bambini”
Autore Federica Villa
Formato cm 20 x 22
Pagine204
Editore Il Duomo, stampa Ediprima
Anno edizione 2021
ISBN 9 788831 920070
Prezzo di copertina euro 15
Fondata dal piacentino mons. Francesco Torta il 19 marzo 1921, la Congregazione delle Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata ha festeggiato quest’anno il proprio centenario (https://www.ilpiacenza.it/attualita/suore-madonna-della-bomba-monsignor-torta-facsal-centenario.html)
Nell’occasione è stato pubblicato il libro oggi posato sul nostro leggio che documenta con efficacia la fecondità missionaria delle Suore della Divina Provvidenza già ben sintetizzata nel titolo «Più sono poveri, più sono nostri. Cento anni al servizio dei bambini».
La narrazione inizia il 19 marzo del 1921. Fu nel giorno della festa di San Giuseppe di cento anni fa, che mons. Francesco Torta (1864-1949) inaugurò la congregazione delle Suore della Provvidenza per l'infanzia abbandonata. A partecipare alla prima vestizione furono suor Franceschina Lucchesi, suor Speranzina Corvaia, suor Giuseppina Rossetti accompagnate dalle rassicuranti parole di don Francesco. “Posso dirvi con l'Apostolo che voi farete molto, se vi appoggerete unicamente a Gesù. Siete poche, siete poca cosa. Ma confidate in Lui che vi darà un regno più desiderabile di qualunque regno terreno. Egli vi darà il regno dei cuori dei bambini che vi affida".
Le premesse alla nascita della Congregazione risalgono al 1903 quando sull’attuale Pubblico Passeggio apre la Casa della Provvidenza per Sordomuti con la quale l'allora don Francesco si poneva nel solco dell'opera avviata dal vescovo mons. Scalabrini.
A indurre don Torta ad agire fu la lettura di un drammatico bollettino dal quale risultava che, all'inizio del XX secolo almeno una persona su mille fosse muta: più di duecento sordomuti nella sola provincia di Piacenza. Negli anni successivi al 1921 il sacerdote piacentino si dedica anche all'affermazione della nuova congregazione, fondando Case in tutta Italia.
Scrive nelle pagine conclusive del libro la Madre Generale Albina Dal Passo
“In questi cento anni di Fondazione e cinquanta di Missione abbiamo assistito a processi di lunga durata che hanno avuto e continuano ad avere un impatto importante sulla vita di tutti noi. La corsa forsennata al progresso tecnologico è uno di questi processi, così come l'avanzare di una globalizzazione sempre più pervasiva. Nonostante i nostri cellulari siano dotati di sempre più funzioni, nonostante i voli transcontinentali ci permettano di alzarci la mattina a New York e andare a dormire la sera a Singapore, posso affermare con sicurezza che, là dove regnano la povertà e la miseria, tutto rimane fermo e invariato, qualora nessuno si faccia carico di un cambiamento.
La nostra storia ha avuto inizio nel 1921, quando i destinatari del nostro servizio erano gli orfani del dopoguerra, e a distanza di cento anni noi Suore della Provvidenza per l'infanzia abbandonata, siamo tornate ad occuparci dei bambini rimasti orfani a seguito del conflitto civile che per oltre vent'anni ha martoriato l'Uganda. Dalla nostra Fondazione a oggi siamo state in Etiopia a fianco dei bambini abbandonati e denutriti, in Kenya a fianco dei bambini poveri e malati, in Tanzania a fianco dei bambini albini, ì quali ancora oggi rischiano la vita a causa di credenze tribali.
Abbiamo attraversato il Mar Mediterraneo, ma il nostro lavoro non è mai cambiato. Siamo le Mamme-Figlie di mons. Torta. Ci viene chiesto di amare incondizionatamente l'infanzia abbandonata e bisognosa, quell'infanzia che viene scartata da un mondo impegnato in una frenetica corsa e incapace di avere cura dei più poveri e piccoli tra noi.
In questo sforzo non siamo state sole: al nostro fianco sono sempre stati i tanti amici della Congregazione, che con il loro costante supporto ci consentono di realizzare progetti sempre nuovi. Dal desiderio di esprimere loro tutta la nostra riconoscenza è maturata un'iniziativa che proprio quest'anno vedrà la luce: nel corso del 2021, presso il reparto di Pediatria dell'Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza verrà allestito un sistema di monitoraggio per 11 posti letto destinati a pazienti pediatrici che necessitano di assistenza subintensiva. Là dove ci sono bambini che soffrono e famiglie in difficoltà, là è la nostra Congregazione: così ci ha volute mons. Torta, così ci confermiamo a cento anni di distanza dalla fondazione.
L’autrice
FEDERICA VILLA è nata a Parma nel 1992. Dopo la laurea magistrale in Filologia moderna, nel 2017inizia a collaborare con il Nuovo Giornale di Piacenza, per il quale ha contribuito alla collana "Il centuplo quaggiù e l'eternità". Da allora, struttura la propria attività lavorativa lungo i due binari paralleli della comunicazione e della ricerca. In questo periodo si occupa di comunicazione per alcune aziende di Piacenza e Milano e sta concludendo un dottorato di ricerca in Storia del Cristianesimo presso l'Università Cattolica di Milano.