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Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

"Pordenone e la maniera padana"

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri e le recensioni di autori piacentini, per nascita o per adozione, e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale. Saggi e recensioni di amici del nostro blog

Oggi segnaliamo

Pordenone e la maniera padana

Stampa a cura di Skira editore, Milano, presso Tip.Le.Co Piacenza. Anno 2018.

Formato cm 24,5 x 28 - Pagine 208.

Intoduzione Vttorio Sgarbi.

A cura di Valeria Poli.

Immagini di Marco Stucchi.

Testi di: Laura Bonfanti, Robert Gionelli, Valeria Poli, Carlo Ponzini, Marco Stucchi, Carlo Tagliaferri, Roberto Tagliaferri.

In copertina Sant’Agostino (particolare), 1530- 1533-1535, Piacenza Santa Maria di Campagna, particolare. Dodici immagini di grande formato e di forte impatto visivo aprono questa bella  pubblicazione d’Arte edita in occasione dell’evento “Salita al Pordenone” Piacenza Santa Maria di Campagna 4 mazo -10 giugno 2018, promosso e organizzato da Banca di Piacenza e dalla Basilica, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. All’interno del volume altre immagini prevalentemente a tutta pagina, circa cinquanta delle quali costituiscono il capitolo “Atlante Pordenone: Cremona, Cortemaggiore e Piacenza”  che permette di  vedere e  rivedere, sotto una nuova luce, scene, vedute d’insieme e particolari della Cattedrale di Cremona, della Basilica piacentina e della chiesa dell’Annunziata di Cortemaggiore: figurazioni e forme ormai famose divenute parte del panorama artistico. Importante anche l’apparato fotografico che accompagna le introduzioni di Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, di Giuseppe Nenna, presidente  Consiglio di amministrazione Banca di Piacenza, di Corrado Sforza Fogliani, presidente del Comitato esecutivo e i contributi di numerosi studiosi, tra i quali spicca Vittorio Sgarbi.

Nelle pagine del libro l’architetto  Carlo Ponzini racconta come è nata l’idea dell’artistico logo che accompagna la “Salita” e i tanti  eventi di rilievo programmati sino al 10 giugno:

L'occhio di Dio è rappresentato dalla P del Pordenone, dal quale esce imperioso Dio Padre. Prendendo spunto dalla pittura si è utilizzata la grafica per creare un occhio sulla nostra vita. Dio è là, in alto, nella lanterna, sopra tutto e tutti. Lì è stato immortalato oscurando tutto quello che non era parte del Tema, Lui che "esce" dalla P del Pordenone per venire verso chi ha bisogno di Lui.

Quindi la grafica aiuta ad attestare e a mettere a fuoco un Dio che è ''Amore''. Da qui possiamo tecnicamente spiegare la "nascita" del logo. In tipografia, l'area aperta all'interno di alcune lettere, come nel nostro caso la P, si definisce occhio.

L'idea di espandere l'occhio della P e di inserirvi il dettaglio affrescato dal Pordenone è un modo di indurre lo spettatore a volgere uno sguardo più ampio e profondo all'evento. La P diventa così una  finestra che si affaccia a tutta l'opera sottostante affrescata dal Pordenone e ne consente una vista emozionante.

L'inclinazione della  lettera serve a bilanciarne il peso e a rendere più dinamico il segno. La dimensione della P e la sua protuberanza  superiore richiamano il ventre della donna incinta, segno di procreazione e fertilità, richiamo alla Vergine Maria a cui la basilica è dedicata.

Così il marchio, nel suo complesso, racchiude il suggestivo ed estremamente attuale messaggio del Pordenone, invitando lo spettatore a coltivare la propria mente, ad approfondire i propri orizzonti culturali e a lasciarsi definitivamente trasportare dalla storia del Pordenone e dalla sua indistinguibile tecnica.

"Pordenone e la maniera padana"

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