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Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

"Saremmo andati a vivere nei boschi"

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale e i racconti degli amici lettori

Saremmo andati a vivere nei boschi

Autore: Stefano Ghigna

Editore: edizioni Pontegobbo

Pagine: 122

Formato: brossura cm 13x21

Collana: Itinerari narrativi

Prezzo: € 13,00

ISBN: 978889667392-8

Anno 1948. Nino, Livio e Luisa, coetanei di dieci anni, frequentano la quarta elementare a Bacchetti, un paese di montagna con poche case e poche stalle. L’edificio della scuola accoglie i bambini della parrocchia di Villanova nella vallata del Perino, un imprevedibile torrente, che, tra monti e colli, scorre sul fondovalle. I tre bambini vivono e fantasticano immersi nella natura, concreti, autonomi in modi attualmente impensabili, animati da spirito d’avventura, curiosi dei misteri della vita, del sesso; vorrebbero esplorare le fitte sterminate boscaglie sotto un prospiciente castello, il Castel d’Erbia, unico selvatico territorio a disposizione a loro ignoto. Chi li aiuterà? La nonna Vigiona, il gatto Fiocco, gli antenati, gli angeli custodi.

Tanti inaspettati incontri animeranno le vicende vissute, momenti di divertimento, di commozione, di trasformazione interiore. L'amicizia, la solidarietà, il rispetto, la collaborazione, i lavori sconosciuti, la storia degli uomini, insieme alla gelosia, all'amore, ai segreti sessuali colpiranno gli animi dei tre fanciulli che imparano crescendo liberi e spontanei. Sarà un'estate che li fa crescere e migliorare, rendendoli più sicuri e consapevoli, un impatto con la vita e le sue pieghe in una sostanziale giocondità. Gran parte dei momenti più salienti si svolgeranno con l'intervento del gatto Fiocco, una specie di buon zio, sincero, autentico, diretto, saggio.

Fiocco era un gatto diverso dagli altri. Unico con il pelo nero, tranne l’estremità̀ bianca della coda da cui prendeva il nome. Procedeva pacato, con pause riflessive. Miagolava pochissimo e di notte spariva. I ragazzi lo ammiravano. L’avevano visto sempre, perché́ aveva dodici anni. Era invecchiato, mentre loro crescevano. Tra i gatti, lui era il nonno, ma un nonno avventuroso.

Da tempo i ragazzi si erano accorti che parlava. O erano loro che avevano imparato a capire i suoi miagolii? Il primo ad accorgersi del curioso fenomeno era stato Livio, perspicace suo padroncino, se si può̀ dire che un gatto abbia un padrone, così indipendente come sembra. Quindi un po' di favola e tanta realtà proprio di quegli anni difficili del primo dopoguerra che tante conseguenze aveva lasciato nelle famiglie e anche nei tre bambini ...

Stefano Ghigna-3L’AUTORE

Stefano Ghigna, insegnante in pensione, laureato in pedagogia all’università di Parma, è nato nel cuore della Val Perino, tra le montagne piacentine. Ha scritto numerosi racconti e poesie in italiano e nel nativo dialetto, raccolti in varie antologie, ottenendo diversi riconoscimenti. Nel 2013 ha ottenuto il Premio della Giuria nel Concorso Letterario Nazionale Pontegobbo-Città di Bobbio per il romanzo “Gente dei Monti”. Nel 2014 ha stampato per le Edizioni Pontegobbo “Basilea vita, delitti e il caso Berthold Jacob”. Nel 2016 per lo stesso editore pubblica il romanzo "Il lato oscuro dei giorni".

- La trama del precedente suo “Il lato oscuro dei giorni” è ambientata nel biennio 1347/1348, questo nuovo ai giorni nostri, scenari e protagonisti molto lontani tra loro .... Nulla in comune, tranne l'ambientazione, la Valperino e la precisa località detta la Torre che in entrambi i libri ha parte. Quello riferito a 600 anni fa per una lunga serie di avvenimenti tra una delegazione di monaci del convento di Bobbio e il signorotto locale, un Nicelli, effettivo padrone del castello e del territorio. Nel libro attuale la stessa Torre è la loro stabile dimora, i quando i bambini non sono in giro per avventure. La Torre è veramente esistita fin verso il 1960.

- In questo nuovo racconto-viaggio prevalgono ricordi reali o la fantasia… La fantasia si concentra sul gatto Fiocco, perché gli altri personaggi hanno tutti un reale riscontro con la realtà e circolavano nel 1948.

- Prossimo progetto editoriale? Parecchi; uno "I prigionieri di Dio", un confronto tra il nascente Cristianesimo e l'Impero Romano, incentrato sulle figure di S. Paolo e dei vari imperatori coevi, un' analisi tra le due culture, intrecciata ai pranzi e cene di un gruppo di autentici piacentini, con i loro diversi pareri e intrecciate vicende. Qualcosa di complesso e di ancora insoddisfacente, per cui giace finito e non finito nel computer. Poi, in corso, una settantina di pagine di "La pace impossibile", la storia di una famiglia presa di mira dai vicini di casa. Chissà mai se finirò tutto quanto comprese le cure dell'orto, del frutteto, delle amicizie, della casa antica bisognosa di tante carezze.

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