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Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

“Volti e caratteri, piacentini e non”

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale e i racconti degli amici lettori

Autore Carlo Giarelli

Editore Lir

Formato cm 15,5 x 20,5

Pagine 386

Anno edizione 2022

IBSN 9 788885 620810

Prezzo di copertina euro 16

Un volume davvero curioso questo di Carlo Giarelli composto di oltre 380 pagine che offrono l’occasione di indagare la personalità di 24 piacentini e 7 personaggi nazionali; persone note e meno note, più l’autore stesso per merito di una “mano amica”.

La galleria dei ritratti propone lo specchio di personalità interpretate e filtrate da Giarelli attraverso tutto quello che ha letto, visto e soprattutto studiato interpretando le linee dei volti per derivarne singoli ritratti capaci di riprodurre le personalità effigiate e quindi i caratteri individuali.

Interpretare le linee del volto per derivarne il carattere - si legge nella sinossi sulle alette di copertina - è sempre stato un assillo dell’uomo, “per cercare di scoprire quella strana mescolanza di pensieri, idee fantasie, emozioni, e quant'altro, che costituisce quella parte non visibile che chiamiamo anima. Ogni filosofo a cominciare da Aristotele si è cimentato in questa impresa, al fine di svelare quel mistero che da sempre accompagna l'uomo e che per questo non sempre si manifesta, se non ci fosse quella interdipendenza anima e corpo che fanno di quest'ultimo la fenomenologia di quello che oggi, preferiamo chiamare psiche...”.

Per interpretare i segni del vissuto, Giarelli ha utilizzato la fisiognomica, scienza che deduce i caratteri psicologici e morali di una persona dal suo aspetto fisico, “ritrovandosi nei pensieri dei filosofi e poi nelle espressioni delle arti figurative che nel ritrarre i volti hanno posto il problema di dove fossero stoccate le emozioni.

Nonostante l'avvento di Freud con la sua scoperta dell'inconscio - scrive Giarelli - anche oggi la domanda su come definire l'uomo è sempre la stessa. Poiché come disse Pirandello nella sua opera: Sei personaggi in cerca di autore, ogni uomo ha in sé una moltitudine di apparenze. In sostanza è un insieme di tratti corporei in cui il volto dì ognuno attraverso indefinibili sfumature contiene i segni distintivi di molti altri. A dimostrazione che volti e caratteri si interpongono per allargarsi e poi identificarsi a quell'incompiuto che definisce l'intero genere umano. Ebbene in questo tentativo di cogliere per ognuno i segni del proprio carattere, non mi sono certo illuso dì poter cogliere il senso del vero”.

I protagonisti piacentini: Gianni Ambrosio Vescovo, Patrizia Barbieri, Massimo Baucia, Alessandro Bersani, Francesca Chiapponi, Antonino Coppolino, Maurizio Dossena, Emanuele Galba, Robert Gionelli, Roberto Laurenzano, Giuseppe Marchetti, Marilena Massarini, Daniela Morsia, Augusto Pagani, Renato Passerini, Giuseppe Romagnoli, Franco Scepi, Corrado Sforza Fogliani, Luigi Swich, Adriano Vignola, Renato Zurla; Ernesto Leone (+), Franco Marenghi(+), Vito Neri (+).

 “Gli altri”: Papa Bergoglio, Giuseppe Conte, Paolo del Debbio, Mario Draghi, Maria Giovanna Maglie, Sergio Mattarella, Matteo Salvini.

Fa da “promo” ad ogni  ritratto la  “caricatura”, o meglio la rappresentazione grafica , firmata da Adriano Vignola  in cui troviamo la deformazione più o meno accentuata del volto (o del corpo) raffigurato; tratteggiato però  in modo sempre gradevole  e  somigliante al tutto della persona ritratta.

L’AUTORE. Carlo Giarelli. Medico chirurgo, chirurgo generale, urologo, senologo e psicoterapeuta ipnotista; ha insegnato presso la Scuola Europea A.M.I.S.I. di Milano. Dopo aver esplorato il corpo attraverso la sua intensa attività chirurgica, ne ha indagato l'interazione con la mente, al fine di studiare origine e sviluppo dei tumori. Oltre a numerose pubblicazioni di carattere scientifico, si è ultimamente dedicato ad opere di narrativa. Fra esse ricordiamo Kalos - E venne la notte - Chirurgia fra terra e cielo - AI di là del dubbio - La Scapigliatura.

Da oltre sette anni è titolare della rubrica di politica, costume e temi sociali “Anticaglie” del nostro quotidiano on line.

- La galleria dei personaggi è piuttosto eterogenea quali valori-guida hanno indirizzato la tua attenzione?

La scelta dei personaggi è sta mossa da una mia conoscenza personale ed in aggiunta da un interesse fisiognomico che il loro viso  offriva ad una mia interpretazione. Non nascondo inoltre che nella selezione ho dato spazio agli aspetti psicologici che queste persone hanno rappresentato nelle varie vicissitudini della vita in cui sono stato coinvolto.

- Chi di ritratto ferisce, di ritratto ... ti ritrovi nel controritratto di Romagnoli, nella immagine di Vignola e nella recente “foto d’autore” di Alessandro Bersani?

Riguardo agli amici Romagnoli e Bersani non mi sono certo posto il problema della veridicità di quanto da loro affermato. Sono certo che questi due amici hanno espresso il loro sincero punto di vista, non sta a me decidere in merito. Mi limito a ringraziarli sentitamente ed a lasciare al lettore ogni altra considerazione. Ai loro ringraziamenti aggiungo ovviamente anche il tuo.

- So di persone speranzose di una nuova galleria di “volti e caratteri”: da lettori e/o da protagonisti ...

Tanti altri personaggi potevano entrare ”in lista” ed allora l’avventura fisiognomica potrebbe anche continuare, sempre come espressione della mia libera interpretazione dei fatti, senza essere influenzato da interessi economici, pregiudizi di parte o da condizionamenti di altra natura.

Ammesso e non concesso che le persone rappresentate e messe a nudo nel ritratto non si sentano risentite da quanto ho scritto. La metafora del re nudo infatti potrebbe essere letta al contrario. Vale a dire accorgersi della sua nudità e indirizzargli strali polemici.

Certamente tanti altri personaggi per le stesse ragioni potevano entrare” in lista” ed allora per rispondere alla tua terza domanda l’avventura fisiognomica potrebbe anche continuare. Ammesso e non concesso che le persone rappresentate e messe a nudo nel ritratto non si sentano risentite da quanto ho scritto. La metafora del re nudo infatti potrebbe essere letta al contrario . Vale a dire accorgersi della sua nudità e indirizzargli strali polemici. Per poi rispondere alla tua terza domanda, che riguarda gli amici Romagnoli e Bersani non mi sono certo posto il problema della veridicità di quanto da loro affermato. Se sono certo che questi due amici hanno espresso il loro sincero punto di vista, non sta a me decidere in merito. Mi limito a ringraziarli sentitamente ed a lasciare al lettore ogni altra considerazione. Ai loro ringraziamenti aggiungo ovviamente anche il tuo. 

“Volti e caratteri, piacentini e non”

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