Armodio nel suo studio piacentino. Ci sono andato alla ricerca della sua anima e delle radici della sua arte, e non del suo viso. Armodio è una grandissima firma internazionale. La sua pittura delicata, probabile, semina dubbi, comunica ironia, distacco. Evoca possibilità. Indaga i sentimenti, suscita emozioni, semina interrogativi. Il suo non è mai un discorso stentoreo. Armodio non ha delle verità da comunicare ma percorsi da fare. Percorsi delicati ma anche tortuosi, alle volte spericolati ed in ogni caso imprevedibili. Solo sussurrati.

Ho cercato di racchiudere il suo mondo artistico cosi complesso in questa foto puntando su un disegno appena abbozzato del suo prossimo quadro, appoggiato al cavalletto. La sua mano con il pennello non sta lavorando sulla tela ma è rivolta a chi guarda la foto, in un delicato rovesciamento delle situazioni che è tipico della narrazione armodiana. Sulla testa del pittore si affacciano dei pupazzi che, pur essendo lontani, sembrano sbucare dalla mente di Armodio. Una mente che produce queste fantasie che galleggiano interrogative e, alle volte, anche ilari, in ogni caso sbarazzine. Come il volto di Armodio che sorride sornione, come la sua pittura.

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