Si sa che all’età di 13 o 14 anni difficilmente si hanno le idee chiare in merito a ciò che si vorrebbe fare della propria vita. Fu così che i miei genitori mi iscrissero al primo anno di Ragioneria all’istituto Romagnosi di Piacenza. Li ebbi la fortuna di conoscere un giovane docente di letteratura e storia che stava iniziando la sua carriera nella scuola superiore diurna. Infatti arrivava dall’insegnamento serale.

Pur essendo un professore di primo pelo Fausto aveva già le idee chiare su come coinvolgere gli studenti nello studio delle sue due materie, il suo modo di proporsi e la sua didattica si rivelarono presto estremamente efficaci. Quando lui era in classe non ci si annoiava mai, anzi, si provava autentico piacere nell’apprendere.

Fiorentini era un meticoloso storico tanto da affrontare senza paura la stesura di un’opera ciclopica, un bellissimo volume, edito da T.E.P., dal titolo molto chiaro: “Le via di Piacenza, per ogni nome una storia”. Credo che solamente lui avesse la capacità di portare a termine con successo un progetto così ambizioso.

Uomo di fede profonda gestì per molti anni l’ufficio stampa della Curia Vescovile di Piacenza e fu un prezioso collaboratore del settimanale “Il Nuovo Giornale” per diverso tempo.

Quando scattai questa foto d’autore, nel 2003, dopo tanti anni dal periodo scolastico rientrammo in contatto e nacque una bellissima amicizia alla quale tengo moltissimo. Purtroppo Ersilio Fausto Fiorentini se ne è andato all’inizio di questa settimana lasciando un grande vuoto.

Di lui restano opere, tra le tante che ha scritto, come quella che vi ho citato: un vero e proprio riferimento per chi vuole conoscere la storia della nostra città.

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