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Piacenza, foto d’autore

Piacenza, foto d’autore

A cura di Alessandro Bersani

Come sarebbe via Mazzini senza auto

Ho mobilitato la mia macchina fotografica per far vedere com’è ridotta adesso via Mazzini con il parcheggio di auto consentito a solo 50 metri da piazza Cavalli, il prestigioso ombelico di Piacenza

Ho mobilitato la mia macchina fotografica per far vedere com’è ridotta adesso via Mazzini con il parcheggio di auto consentito a solo 50 metri da piazza Cavalli, il prestigioso ombelico di Piacenza. Nei giochi di prestigio, dopo le classiche tre parole magiche (“sim-sala-bim”) è possibile realizzare il prodigio: far vedere al pubblico ciò che il pubblico non si sarebbe mai aspettato di vedere.

La prima foto rappresenta la realtà. La seconda raffigura la speranza. Tra l’una e l’altra non c’è stato un carro attrezzi ma soltanto il Photoshop, quello strumento/app che consente di manipolare le foto dopo che queste sono state scattate. In questo caso però il Photoshop non è stato adottato semplicemente e meccanicisticamente bensì con procedure complesse e strumenti qualificati che mi hanno consentito di realizzare un’immagine fotografica perfetta, sia nella forma che nelle luci. Insomma ho ottenuto un risultato che non è certo alla portata dei volonterosi dilettanti. Con il Photoshop adeguatamente usato, si può ottenere lo stesso risultato: far vedere come sarebbe bello liberarsi di parcheggi imbarazzanti resi possibili in zone che, nell’interesse di tutti, meriterebbero un maggior rispetto. E’ il caso di dire: carta canta.

Nell’impegnarmi in queste operazioni complesse, lunghe e delicate mi è venuto in mente quando Giuseppe Tarozzi, che fu il responsabile delle relazioni esterne del Comune di Milano negli anni ruggenti dell’amministrazione Tognoli, mi fece vedere com’era ridotta piazza della Scala quando era ancora consentito parcheggiarvi le auto. La piazza, oggi così bella, che si interpone tra il Teatro alla Scala e Palazzo Marino (sede del Comune di Milano) e che ha al suo centro la statua imponente di un Leonardo da Vinci meditabondo e un po’ corrucciato, era una marmellata  di auto, disposte una accanto all’altra come se fossero delle sardine in scatola. Allora si tollerava questo scempio. Anche perché nessuno evidentemente ipotizzava come essa avrebbe potuto essere. Quando venne tolta la possibilità di parcheggiare, ci fu un robusto movimento di protesta. Adesso nessuno tornerebbe più indietro.

Via Mazzini - La realtà

Palazzo Galli 1-2

Via Mazzini - come la stessa via apparirebbe senza l’incombere delle auto

Palazzo Galli 2-2

Come sarebbe via Mazzini senza auto

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