“Siur Pipottu pansa ad guma, stuf da veid di canapè, is al spig ad via Ruma l’ha pinsà ad ver un cafè”. Per i non piacentini: “Il signor Pippo (detto pancia di gomma) stanco di vendere divani, sull’angolo di via Roma ha pensato di aprire un bar”, recitava una poesia dialettale di Egidio Carella.

Mi scuso per la terribile sintassi in dialetto piacentino, ma purtroppo non riesco più a trovare la poesia originale che mi è sovvenuta guardando l’ingresso del locale ripreso nella foto d’autore di questa settimana che per l’appunto si trova all’angolo tra via Roma e via Cavour a Piacenza.

Nel 1976 il caro amico e compagno di scuola Enrico Odelli (oggi docente universitario in Olanda) mi disse: “Ti devo fare conoscere l’enoteca” e mi accompagnò proprio li.

La famiglia Morisi Fogliazza lo gestisce dal 1966 ed ebbe due incredibili intuizioni: la prima in merito a ciò che sarebbe divenuta cultura del vino e la seconda su quanto si sarebbero diffuse le paninoteche. Infatti servire vini pregiati al calice e preparare panini caldi e non a metà degli anni ’60 rappresentava decisamente un primato ragguardevole.

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