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Giovedì, 25 Aprile 2024
Piacenza, foto d’autore

Piacenza, foto d’autore

A cura di Alessandro Bersani

L’importanza di un ritratto rivelatore della personalità

La mia è una delicata lotta contro l’inevitabile e naturale atteggiamento del ritrarsi o dell’esibirsi.

Nel 2008 pubblicai un libro fotografico di ritratti a 160 piacentini dal titolo “Il cuore di Piacenza”. L’opera fu ambita  e largamente discussa. Il ritratto fotografico è la specialità alla quale tengo di più. Con esso infatti cerco di estrarre dal ritrattato l’essenza della sua personalità e la sintesi della sua vita. La mia è una delicata lotta contro l’inevitabile e naturale atteggiamento del ritrarsi o dell’esibirsi. Con entrambi questi atteggiamenti (che, ripeto, sono naturali), se non si è in grado di contrastarli, si crea un clima di artificiosità e di non spontaneità che irrigidisce l’immagine rendendola non spontanea, facendole quindi perdere ogni naturalezza e freschezza.

Nel momento i cui tutti si sentono fotografi, alle volte con risultati disastrosi, è soprattutto nel ritratto che casca l’asino dell’incompetenza. Ad esempio, molti giovani (per risparmiare; ma, in questo caso, il risparmio lo fanno contro di loro) allegano al loro curriculum per farsi assumere, delle foto scattate nei gabbiotti sparsi in tutte le città in cui, spesso ed inevitabilmente, risultano come se fossero allucinati.

Chi fa questa scelta non tiene conto che chi analizza un curriculum, legge sì i risultati accademici e professionali acquisiti ma si sofferma anche sull’immagine del richiedente, dovendo spesso scegliere, per fare un primo veloce screening fra molte richieste di assunzione. Un caso esemplare, a questo proposito, è quello del giovane piacentino nella foto riprodotta in questa rubrica. Edoardo è un giovane con studi ottimi ma egli, in questa foto (oltre che nella realtà, che non viene tradita dalla foto)  possiede anche un’immagine rassicurante, volitiva, senza essere arrogante. In una parola, appare (come è) affidabile. Questa foto infatti gli ha aperto la porta dei colloqui che gli hanno poi assicurato l’assunzione, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.

C’è infatti bisogno, nelle imprese, di queste facce, intelligenti, simpatiche e volitive. Facce che dimostrano la voglia di impegnarsi nel nuovo e nel futuro. Davanti a una foto come questa, scattata  a un giovane come questo, ti viene voglia di dire:  “Conosciamolo”. Era questo l’obiettivo convergente mio e del mio cliente con la faccia e l’atteggiamento di un giovane e volitivo piacentino del terzo millennio. Resa al meglio, credo. Come dimostrano i risultati.

E-mail: news@alessandrobersani.com

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