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Piacenza, foto d’autore

Piacenza, foto d’autore

A cura di Alessandro Bersani

La piazza non piazza del santo patrono

Sui gusti non si discute, diceva un vecchio proverbio. Ecco perché, sia pure con non poche esitazioni, mi permetto di dire che, per me, la più bella piazza di Piacenza è quella dominata dalla Basilica di Sant’Antonino

Sui gusti non si discute, diceva un vecchio proverbio. Ecco perché, sia pure con non poche esitazioni, mi permetto di dire che, per me, la più bella piazza di Piacenza è quella dominata dalla Basilica di Sant’Antonino. È, sempre per me, ripeto, la più bella piazza di Piacenza; primo perché è originalissima (chi poteva pensare a una torre ottagonale e stupenda, la Basilica attorno alla quale essa si avvolge). E, secondo, perché non è nemmeno una piazza vera e propria.

Da un certo punto di vista infatti essa non possiede neanche una sua autonomia di piazza, che, per definizione, è il posto dove la gente sosta, tant’è che in piazza Sant’Antonino, salvo gli autobus al capolinea, non sosta mai nessuno. Tutti passano, nessuno si ferma. Non è un posto di incontri ma di scorrimento. Chi passa da queste parti ha due possibilità. Se, provenendo da via Giordani, dopo averla percorsa tutta, svolta a sinistra, ha per meta piazza Cavalli mentre chi svolta a destra è destinato a raggiungere piazza Duomo.

Il mio omaggio a questo nobilissimo crocevia l’ho voluto dare con una ripresa fuori dal comune che si propone di offrire ai piacentini un diverso modo di guardare la piazza del loro Santo Patrono. Da questo scatto, svelto ma lungamente meditato, salta fuori infatti una piazza Sant’Antonino diversa. Nella quale la Basilica diventa l’assoluta protagonista nell’ambito di un contesto edilizio che le rende omaggio. Si piega infatti su di essa come se fosse un presepio, o le quinte di un teatro.

La piazza non piazza del santo patrono

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