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Piacenza, foto d’autore

Piacenza, foto d’autore

A cura di Alessandro Bersani

Milani, le lettere dell’alfabeto come suggestivi poetari

Lo studio piacentino di Giorgio Milani è nelle ampie ed austere sale a volta di un palazzo cinquecentesco del centro città che inducono al raccoglimento

Lo studio piacentino di Giorgio Milani è nelle ampie ed austere sale a volta di un palazzo cinquecentesco del centro città che inducono al raccoglimento. Al contrario degli studi di molti altri artisti, quello di Milani è uno studio spazioso, ordinato, limpido, funzionale. Ricordo di essere andato nello studio di Giorgio Morandi a Bologna. Sembrava una discarica di pennelli, di stracci, di colori, di solventi. Lo studio di Milani invece è l’opposto. Qui sono nati i poetari e poi le molte sculture basate sulle lettere tipografiche dell’alfabeto, lettere che per secoli vivevano da sole prima di poter esprimere parole e, attraverso queste, concetti ed emozioni. Le sculture di Milani (molto fisiche perché si basano su caratteri/tessere fisicamente molto bene definiti) diventano, nel discorso artistico di Milani, delle strutture eteree, libere, alle volte ammiccanti. Il mistero sta proprio in questa loro trasfigurazione. Le sculture di Milani infatti, partendo dalle lettere (che sono, ripeto, strutture ingombranti, fisicamente e definite, sostanzialmente immodificabili) diventano, un singolare processo artistico, emozioni, sensazioni, suggestioni, atmosfere.

e-mail: news@alessandrobersani.com

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Milani, le lettere dell’alfabeto come suggestivi poetari

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