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Venerdì, 19 Aprile 2024
Piacenza, foto d’autore

Piacenza, foto d’autore

A cura di Alessandro Bersani

Nostra Signora di Lourdes, il tempio che esprime la forza dell’accoglienza

La chiesa di don Armando Borella era un uovo fuori dal cestino: un oggetto prezioso ma estraneo al contesto urbano di quel tempo

La chiesa di Nostra Signora di Lourdes (nella foto) sorge tra viale Dante e via Boselli. È una chiesa che, invecchiando, è ringiovanita. Lo affermo, non perché l’ho sentito dire, ma perché l’ho vista crescere. Ebbi infatti la fortuna di conoscere don Armando Borella, il prete che la fece sorgere dal niente. Un sant’uomo che purtroppo morì in un incidente stradale quando, dopo aver lavorato sociologicamente fra gli abitanti del suo quartiere che veniva su con la velocità del fungo cinese, era riuscito anche, con l’aiuto di tutti, a costruire questa chiesa così diversa da tutte le altre chiese di Piacenza. Questa chiesa era letteralmente sbocciata (al pari delle case) dai prati. Allora, Villa Grilli era ancor più isolata di oggi perché sorgeva in piena campagna. E fra via Boselli e viale Dante c’erano ancora delle aziende agricole con tanto di vacche e di letamai.

La chiesa di don Armando Borella era un uovo fuori dal cestino: un oggetto prezioso ma estraneo al contesto urbano di quel tempo. Adesso invece (e questa foto lo dimostra ampiamente) la chiesa di Nostra Signora di Lourdes si è trasformata, senza arroganza, ma naturalmente, nell’autentico baricentro del quartiere. La sua facciata assomiglia alla prua di una nave che solca volitiva il giardino nel quale si è venuta a trovare, per condurre tutti gli abitanti del quartiere verso la meta che sognava don Borella: una comunità di gente che si vuol bene e si aiuta. Sembra che don Armando ci sia riuscito.

e-mail: news@alessandrobersani.com

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Nostra Signora di Lourdes, il tempio che esprime la forza dell’accoglienza

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